Palermo ricorda il prof spoletino Bernardino Ragni

Allo zoologo scomparso il 16 gennaio è stata dedicata una sessione nell’ambito di due giornate di studi

E’ stato il biologo Giorgio Boscagli, già direttore del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi e direttore del Parco Naturale Regionale Sirente Velino Regione Abruzzo, a ricordare giovedì 29 marzo 2018 a Palermo, la figura e lo spessore umano e scientifico di Bernardino Ragni nell’ambito di un evento formativo organizzato da Salvatore Seminara, Commissario straordinario dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sicilia “A. Mirri”. “Bernardino Ragni – ha sottolineato Boscagli – è stato uno studioso di grande onestà intellettuale con il quale abbiamo vissuto bellissime esperienze di ricerca. Insieme a lui abbiamo fondato la Società italiana per la storia della fauna, proprio per incentivare lo studio di questa disciplina e le analisi di carattere storico sulla fauna selvatica. Nel Parco delle Foreste Casentinesi lo coinvolsi per uno studio sulla Martora e produsse con due validi collaboratori uno studio che è rimasto un punto fermo. L’ultimo episodio che ci ha visto insieme è stata la costituzione del cosiddetto Gruppo dei Trenta, un gruppo di teste pensanti che ha cercato di difendere, per ora con successo, la Legge quadro sui Parchi. Infine, per la Sicilia, avevamo appena iniziato a ragionare insieme sulla presenza del Lupo in questa regione”.

Alla figura dello zoologo umbro Bernardino Ragni, scomparso il 16 gennaio 2018, è stata dedicata una sessione nell’ambito di due giornate di studi organizzate dall’IZS della Sicilia con la partecipazione di esperti di livello nazionale ed internazionale sul tema: “La sorveglianza sulla salute umana attraverso il monitoraggio delle zoonosi nelle popolazioni dei selvatici e il ruolo degli II.ZZ.SS. nella conservazione della biodiversità”. All’inizio dell’evento è stato distribuito ai presenti il volume di Bernardino Ragni, Wildlife Economy. Nuovo Paleolitico (Aracne ed., 2015).

Bernardino Ragni già ricercatore di biologia animale e professore di zoologia ambientale e di gestione faunistica presso UniPG, esperto di biologia e conservazione dei tetrapodi, uso sostenibile e conservazione delle risorse naturali viventi, del paesaggio, del territorio. Le attività accademica e professionale sono state svolte in collaborazione con amministrazioni centrali e periferiche dello Stato. Autore e coautore di oltre 160 pubblicazioni scientifiche e specialistiche. Membro della Species Survival Commission e del Cat Specialist Group dell’IUCN, The World Conservation Union. Fondatore della Società Italiana di Biologia Ambientale, Bernardino Ragni è considerato anche il “padre” della “Wildlife Economy”, come visione innovativa per la gestione e l’economia dei territori. La sua filosofia-progetto è stata presentata per la prima volta ad EXPO 2015, quindi a Roma alla Camera dei deputati nell’aprile 2016 e il 6 settembre 2016 al Congresso Mondiale dell’IUCN intitolato “Planet at the crossroads” (HAWAI’I – USA – 6-10 settembre 2016).