Spoleto, donazione dell’associazione “Giovanni Parenzi” all’ospedale

L’associazione di solidarietà e volontariato “Giovanni Parenzi”, fondata sui principi promossi nel 1860 dall’allora sindaco Giovanni Parenzi, continua la sua opera al fianco dell’ospedale di Spoleto.

Nei giorni scorsi, al reparto di Nefrologia e Dialisi dell’ospedale cittadino diretto dalla dr.ssa Paola Vittoria Santirosi, i volontari della onlus hanno consegnato una centrifuga per siero che consentirà di implementare il percorso assistenziale dei pazienti candidati al trapianto di rene.

“Tra le opzioni terapeutiche possibili in caso di Malattia Renale Cronica (MRC) avanzata –  ha spiegato la dr.ssa Santirosi – il trapianto renale rappresenta il trattamento migliore in termini di sopravvivenza, qualità di vita e rapporto costo beneficio. Pertanto la filiera rene, laddove possibile, deve favorire l’implementazione del percorso di trapianto renale in modo che i pazienti candidabili a tale trattamento lo possano effettuare nel più breve tempo possibile”.

Il percorso assistenziale del paziente candidato al trapianto di rene si articola in diverse fasi strettamente correlate ed interdipendenti tra loro: la selezione del paziente candidato al trapianto; il trapianto; il follow up post trapianto.

“All’interno dei nostri centri aziendali – ha proseguito la dr.ssa Santirosi – il paziente con insufficienza renale terminale viene inserito in un percorso informativo ed educativo multiprofessionale. La valutazione preliminare della possibilità di un trapianto pre-emptive da vivente presentandolo al paziente e ai famigliari costituisce la prima opzione terapeutica. Il paziente candidato al trapianto viene quindi avviato all’inserimento in lista di attesa di trapianto, con un assessment infermieristico e con una adeguata assistenza per pianificare gli interventi necessari”.

Inserito in lista di attesa di trapianto, il paziente viene periodicamente valutato per il mantenimento in tale elenco. Il centro provvede quindi all’invio dei campioni ematici ai centri trapianti con frequenza trimestrale, insieme agli aggiornamenti clinici annuali previsti.

Dopo l’esecuzione del trapianto, il follow-up rappresenta una fase cruciale in cui devono essere garantiti il monitoraggio e la sorveglianza attenta delle condizioni cliniche del paziente al fine di evitare, o di correggere precocemente, l’insorgenza di complicanze.

“In tale percorso – ha dichiarato la dr.ssa Paola Vittoria Santirosi – la strumentazione donata dall’associazione ‘Giovanni Parenzi’ al servizio di Nefrologia e Dialisi permetterà di rendere più efficiente la fase di allestimento dei campioni ematici del paziente candidato al trapianto di rene (*)”.

Il presidente dell’Associazione Piero Meduri e l’ing. Cesare Antonini, in rappresentanza del Direttivo, hanno voluto esprimere personalmente e a nome degli associati, apprezzamento e gratitudine a tutto il personale medico ed infermieristico del reparto di Nefrologia e Dialisi per il loro impegno e professionalità che, sotto la guida della dott.ssa Paola Santirosi, hanno reso il reparto un’eccellenza del “San Matteo degli Infermi” di Spoleto.

Il presidente Meduri ha inoltre rivolto un profondo ringraziamento a tutti gli associati e concittadini, che, con la loro fiducia e il sostegno ai progetti di solidarietà dell’associazione, contribuiscono a realizzare opere di bene, quali donazioni di apparecchiature importanti per la struttura ospedaliera.

Il direttore sanitario dell’Azienda Usl Umbria 2 dr.ssa Simona Bianchi e il direttore dell’ospedale di Spoleto dr.ssa Orietta Rossi, presenti alla cerimonia di consegna del macchinario, hanno rivolto un sentito ringraziamento al presidente, al direttivo e ai volontari dell’associazione Giovanni Parenzi “per questa ennesima testimonianza di vicinanza, impegno civile e supporto alle attività dei professionisti della salute del ‘San Matteo degli Infermi’ impegnati quotidianamente per garantire servizi di qualità e cure adeguate agli assististi”.

Anche il direttore generale dell’Azienda Usl Umbria 2 dr. Massimo De Fino si è associato ai ringraziamenti ai rappresentanti della onlus per questa importante donazione e ai cittadini che hanno supportato questa iniziativa di solidarietà in favore dei pazienti affetti da malattia renale cronica che necessitano di trapianto.

“Implementare il trapianto di rene sia da vivente che da donatore cadavere sono tra le missioni della nostra struttura insieme al miglioramento della qualità di vita dei malati renali”. A tal proposito il manager sanitario ricorda la recente esperienza estiva della dialisi turistica a Spoleto, che si intende potenziare e sviluppare e negli altri centri di Nefrologia Aziendale, “promossa grazie all’impegno e alla disponibilità dei professionisti che ha portato a Spoleto un elevato numero di pazienti in terapia dialitica, malati che hanno potuto proseguire la terapia salvavita durante gli spostamenti per motivi lavorativi, turistici o pellegrinaggi religiosi”.

 

 

(*) La testimonianza di una paziente sottoposta a trapianto di rene

 SPOLETO – Sono stata recentemente sottoposta a trapianto di rene da donatore cadavere pre-emptive. Questa è la mia storia.

Da anni ero in carico alla Nefrologia dell’ospedale di Spoleto e da diverso tempo in terapia conservativa per una malattia renale cronica di cui ero affetta dall’età di 20 anni. Era arrivato il momento di iniziare la terapia dialitica per una grave forma di insufficienza renale, ormai terminale.

Già dall’inizio del percorso presso il reparto di Spoleto sono stata inserita in lista di attesa per eseguire un trapianto di rene, cosiddetta lista trapianto pre-emptive, cioè possibilità di essere trapiantata prima di avviare la terapia dialitica. La possibilità di avere un rene donato da un congiunto era stata purtroppo indagata ma non fattibile. Mi erano state illustrate quindi tutte le metodiche dialitiche che avrei potuto eseguire e ho consapevolmente ed autonomamente scelto la dialisi a domicilio. Si è quindi giunti a programmare l’intervento di posizionamento del catetere per dialisi peritoneale il giorno 19 settembre.

Il giorno 16/09/2022 alle ore 22,30 ho ricevuto la telefonata dal Centro Trapianti di Ancona che mi ha informato della possibilità di un trapianto da un donatore deceduto. Il giorno seguente ad Ancona, presso il centro trapianti dell’ospedale Torrette, sono stata sottoposta a trapianto di rene senza quindi iniziare la terapia dialitica.

È stata per me una rinascita. Mi è stata donata una vita nuova tanto desiderata, ma a quel punto quasi inattesa. Dopo 13 giorni di degenza sono tornata a casa. Mi sento bene anche perché con la terapia conservativa che eseguivo sono arrivata al trapianto in buone condizioni di salute. Ora con queste poche righe vorrei dire GRAZIE.

La mia gratitudine e il mio ringraziamento vanno alla équipe della Nefrologia e Dialisi dell’ospedale di Spoleto diretta dalla Dr.ssa Paola Vittoria Santirosi.

Lì il personale medico ed infermieristico mi hanno permesso di vivere lunghi anni con una malattia cronica invalidante ma con un’attenzione e scrupolosità encomiabili. La loro professionalità mi ha permesso di arrivare dove sono oggi e mi ha condotta verso un percorso che spesso non viene intrapreso. Grazie anche al Prof. Ranghino e a tutta l’équipe dei medici di Ancona, che sono stati professionali ma al tempo stesso affettuosi, pazienti e disponibili. Grazie a tutte le infermiere che mi hanno accudito con professionalità ma anche con affetto come se fosse una famiglia, molto disponibili all’ascolto dei dubbi, paure e a supportarmi nei momenti più difficili.

Vorrei soffermarmi un attimo sul lavoro delle infermiere e degli infermieri. Il gran lavoro che svolgono, anche a causa della carenza del personale infermieristico, non ha limite di orario né di stanchezza svolgendo un lavoro fatto di immensa umanità con tanta passione e dedizione. Sono dei veri angeli.

Grazie anche a tutto il resto del personale che mi ha accudito in quei giorni. Non riporto i loro nomi perché non vorrei dimenticarne qualcuno ma il loro volto è ben impresso nel mio cuore. L’auspicio è che altre persone possano ricevere un’altra occasione di vivere una vita migliore come è stata concessa a me. In ultimo, ma di primaria importanza: la donazione è un gesto di amore e di generosità che ha il valore di due vite. Chi dona e chi riceve e tutte le vite che ruotano intorno al dolore della perdita sono unite dalla speranza di una rinascita in una vita sana che solo la donazione ci concede.