Covid hospital di Spoleto, Tesei firma la proroga fino al 21 maggio

Con le due ordinanze odierne la Regione Umbria ha disposto una proroga di carattere tecnico, sino al 21 maggio, di altrettante ordinanze emesse il 28 gennaio scorso, e in scadenza il 30 di questo mese, riguardanti il temporaneo e parziale utilizzo degli ospedali di Pantalla e Spoleto per esigenze legate alla pandemia.

Le due proroghe, di 20 giorni di durata, si sono rese necessarie a seguito dell’insediamento, previsto solo per il 29 aprile, del nuovo Direttore Salute e Welfare della Regione, Massimo Braganti, che dovrà coordinare, organizzare e gestire il piano del ripristino dei servizi e delle prestazioni dei due ospedali, comunque già in corso di predisposizione, che condurrà all’integrale ripristino dei servizi sanitari offerti in precedenza.

Alla luce, infatti, dall’andamento della situazione epidemiologica regionale, segnale di entrata dell’Umbria nella fase di superamento della terza ondata, e in considerazione di quanto previsto nelle ordinanze di gennaio, le strutture ospedaliere di Pantalla e Spoleto, ad oggi utilizzate per rispondere alle esigenze imposte dalla diffusione del virus, torneranno attraverso alcuni passaggi organizzativi nella loro piena efficienza extra Covid. Nel contempo la Regione prosegue anche nella road map in merito al Piano Sanitario umbro che coinvolge i servizi di tutte le strutture regionali.

Prima della scadenza delle due ordinanze odierne, verranno comunque illustrate nel dettaglio attraverso una conferenza stampa gli step e le modalità esecutive di riattivazione delle attività che riguardano i due ospedali.

One Response

  1. NON È COL QUALUNQUISMO CHE SI SALVA L’OSPEDALE DI SPOLETO E LA SANITÀ PUBBLICA.

    Col qualunquismo si riciclano solo i politici corresponsabili degli scempi sanitari di oggi, in previsione delle Comunali di autunno.

    Che a scendere in piazza per riaprire l’ospedale di Spoleto siano anche coloro che hanno votato ed eletto la Giunta Regionale di Centro Destra della Tesei, non è un paradosso ma l’essenza della politica privata delle idee e assoggettata agli interessi economici e di carriera politica.

    Ogni lotta vera denuncia i fatti e si rivolge contro i responsabili delle scelte politiche antipopolari come la decisione di chiudere gli ospedali di territorio come quello di Spoleto come soluzione anti pandemia.

    Perciò non partecipiamo a manifestazioni che rappresentano un gioco delle parti in cui primeggia la Destra politica ed economica che dopo aver partorito il governo Tesei, vorrebbe vestire i panni del salvatore, attraverso iniziative che danno copertura ad azioni clientelari e di compromesso che non garantiscono nessuna salute pubblica. Perchè, sia chiaro, la chirurgia, il punto nascita o altri reparti fondamentali saranno sicuri solo se ci sarà una politica nazionale e regionale a favore della sanità pubblica territoriale e questo significa eliminare tutti gli ostacoli che oggi si frappongono a questa possibilità, come, solo per fare un esempio, lo sbarramento di 500 nati per tenere aperto un punto nascite.

    La nostra lotta continua per raggiungere questi obiettivi e il Coordinamento per la sanità pubblica è lo strumento che insieme ad altri ci siamo dati per vincere questa battaglia che inizia dalla cacciata dei responsabili nazionali, regionali e locali dell’affossamento della sanità pubblica e non dal loro ripescaggio.

    Quindi nessuna bandiera bianca ma come sempre partigiani di un’idea pubblica della sanità.

    Non ci affidiamo alle capriole della Tesei come fanno i qualunquisti che si accontentano del compromesso dimenticando la destinazione delle politiche sanitarie regionali del Centro Destra oggi e del Centro Sinistra ieri.

    Per questo invitiamo alla massima mobilitazione e partecipazione alle manifestazioni nazionali di Roma del 21 e 22 maggio, in occasione del G20 della sanità mondiale, sapendo che l’ospedale di Spoleto avrà un futuro solo dentro un’idea pubblica e popolare di sanità.

    Associazione culturale CASA ROSSA

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