Raddoppio ferroviario, l’amministrazione: “Opera strategica, insisteremo con regione e RFI”

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“Condividiamo l’opinione che si tratta di un’opera strategica, che apporterebbe indubbi benefici” ha ribadito l’amministrazione 

In merito al raddoppio ferroviario Spoleto/Terni l’amministrazione sottolinea che l’opera, inclusa nella legge obiettivo 443 del 2001, ha ottenuto la valutazione di impatto ambientale nel lontano 2003. Ma non risultano da allora altre significative attività. Il Quadro finanziario, datato maggio 2018, parla di una disponibilità di soli 11 milioni di euro su un costo totale di circa 572 milioni di euro. L’opera, in tutti questi anni, è sempre stata finanziata soltanto per l’1,9% del fabbisogno.

Il Comune – anche alla luce delle odierne precisazioni di RFI sul fatto che l’opera non è stata eliminata dai progetti, ma anzi ribadendo la previsione di una copertura necessaria per la progettazione e la realizzazione dell’intervento – condivide l’opinione che si tratta di un’opera strategica, che apporterebbe indubbi benefici, deflazionando anche i collegamenti col nord, concentrati oggi solo sulla alta velocità e migliorando sensibilmente quelli di Roma con l’Adriatico e tali da giustificarne l’esecuzione. Proprio in riferimento a ciò saranno ulteriormente sensibilizzate RFI e la Regione Umbria.