Spoleto, al Lirico Sperimentale serve mezzo milione. Appello del premio Oscar Piovani

Al Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto serve mezzo milione di euro per ripianare il deficit rilevato in bilancio: la delicata questione doveva essere affrontata in un tavolo istituzionale, ma all’appuntamento non si sarebbero presentati i dirigenti della Regione. Di fronte al silenzio sul Lirico è scattato lo stato di crisi, con le organizzazioni sindacali che hanno chiesto alla Regione e al Comune di Spoleto di ricapitalizzare l’istituzione culturale con un contributo straordinario di mezzo milione circa, spegnendo così l’allarme suonato forte sull’eccellenza spoletina, che beneficia anche di contributo ministeriali.

Secondo Cgil, Cisl e Uil da Roma arrivano risorse in linea con quelle versate ad altre realtà analoghe allo Sperimentale, mentre da Perugia e da Spoleto gli stanziamenti risultano molto più contenuti rispetto a quelli assegnate dalle rispettive Regioni e Comuni ai propri gioielli culturali. Al Lirico, infatti, la Regione versa 91 mila euro e il Comune 79 mila che si sommano al mezzo milione circa del Mibact.

Per questo viene chiesto “un sostanziale adeguamento contributivo; una nuova suddivisione dei contributi a livello regionale, incrementando in modo significativo i fondi della legge 17 del 2004, che attualmente ha una dotazione di 544 mila euro per tutto il comparto dello Spettacolo dal vivo dell’Umbria; e pure rifinanziando l’Alta formazione per le professioni della musica da parte della Regione attraverso il Por-Fsr, attualmente azzerato per questo comparto”.

Proprio sull’Alta Formazione l’appello del premio Oscar Nicola Piovani e di altri dodici musicisti, che hanno scritto alla presidente Catiuscia Marini e al vicesindaco Maria Elena Bececco: “Già da quest’anno non sono stati organizzati i consueti e importanti Corsi di Alta formazione musicale rivolti a giovani strumentisti e pianisti, che hanno fatto scuola in Italia e non solo. La sospensione dei bandi da parte della Regione per questo tipo di attività rappresenta un grande errore da ogni punto di vista, sia per le perdite di opportunità di studio serio e intenso per i giovani musicisti, sia per l’immagine della stessa Umbria, che tra le sue “fabbriche” ha cultura, turismo e ambiente. Ci permettiamo di appellarci a voi – concludono i celebri musicisti – affinché possiate e vogliate ripensare le vostre politiche sulla formazione professionale, riservando quei fondi necessari per continuare le esperienze del Lirico Sperimentale, un fiore all’occhiello dell’Umbria e di Spoleto, che per sfoggiare occorre alimentare”.

In una nota interviene anche il Comune di Spoleto. “Il Teatro Lirico Sperimentale è un’icona della cultura italiana, parte dell’identità stessa di Spoleto, un’istituzione di prestigio mondiale che va tutelata e supportata Questa amministrazione ha sempre considerato il Teatro Lirico come parte integrante della ricchezza culturale di Spoleto, dimostrando il massimo interesse ed esercitando la più completa attenzione nei confronti dell’istituzione. Il Comune di Spoleto era presente, nella persona del proprio assessore al bilancio, anche in occasione dell’ultimo incontro a Perugia per affrontare la delicata situazione patrimoniale del Teatro Lirico, un incontro a cui i dirigenti della Regione non si sono presentati. Negli ultimi anni, il contributo dell’Amministrazione comunale nei confronti del Teatro Lirico Sperimentale è aumentato e oggi supera gli 83mila euro annuali tra quota associativa e un contributo straordinario aggiuntivo, una cifra comunque importante per un bilancio di una piccola città come Spoleto. Ma di fronte a tale stato di cose il Comune di Spoleto ritiene necessario che sia aperto un tavolo di confronto in cui siano presenti tutti i soggetti, i Comuni e le istituzioni regionali per salvaguardare un patrimonio culturale di valore inestimabile e per scongiurare qualsiasi depauperamento dell’attività artistica e formativa del Teatro Lirico e dell’indotto professionale e occupazionale da questo generato. Invitiamo con forza la Regione e la Provincia a convocare quanto prima un tavolo aperto anche alle istituzioni e ai soggetti politici nazionali per affrontare le criticità e studiare tutte le possibili soluzioni. Il TLS è un’eccellenza assoluta del panorama artistico italiano, un punto di riferimento”: