Spoleto, tre incontri per aiutare i genitori ad affrontare le nuove sfide educative

Iniziativa della Diocesi curata dalla prof Vargiu e da suor Anna

Gli Uffici Scuola e Pastorale giovanile dell’Archidiocesi di Spoleto-Norcia, rispettivamente diretti dalla prof.ssa Battistina Vargiu e da suor Anna Maria Lolli, propongono tre incontri per i genitori sull’età della pre-adolescenza e delle nuove sfide educative.

Le parole dell’Arcivescovo. L’iniziativa tra origine dalle parole che l’arcivescovo Renato Boccardo pronunciò nell’omelia della Palme 2017 a seguito di alcuni suicidi di giovani spoletini: «Guardando a Gesù sofferente noi riconosciamo nel suo il volto sfigurato dei nostri ragazzi che si buttano dal Ponte delle Torri in una mutua richiesta di aiuto, sopraffatti dalla solitudine e dalla disperazione. E vediamo tutti quegli altri che, anche qui nella nostra città, in famiglia, nella scuola e nei Convitti, smarriti e disorientati, cercano spesso consolazione e risposta alle loro attese nell’alcool e nella droga. Sono ragazzi che in mille modi, direttamente o indirettamente, domandano e aspettano accoglienza ed ascolto. Perché nell’età in cui si smette di essere bambini, magari senza consapevolezza, cercano qualcuno che abbia a cuore il loro destino, un volto che li sfidi a capire di cosa hanno veramente bisogno, che li aiuti a trovare un senso forte alla vita. La grande opera dell’educazione non è delegabile, e tutti dobbiamo assumerci la nostra parte. Nasce da queste considerazioni l’appello che rivolgo a tutti – famiglie, scuola, educatori, società civile e comunità cristiana – per realizzare insieme una autentica “alleanza educativa”, che non si configura come una scelta fra tante, ma come la scelta inderogabile da compiere e attuare con perseveranza: ne va del presente e del futuro del nostro mondo; ne va soprattutto delle speranze e della vita delle giovani generazioni».

L’Assemblea sinodale della Chiesa di Spoleto-Norcia, celebrata nell’anno pastorale 2016-2017, ha riflettuto anche su queste parole di mons. Boccardo e indicato la necessità di momenti di formazione per genitori. Ne è scaturito quindi questo progetto realizzato in collaborazione con il Comune di Spoleto e che si colloca nell’ambito del Progetto Adolescenza condiviso da altri soggetti istituzionali, quali USL Umbria 2 e Ufficio scolastico regionale dell’Umbria, e Scuole, nonché da associazioni riconosciute nel territorio.

Il primo incontro si terrà lunedì 19 febbraio p.v. alle ore 21.00 a Spoleto presso il complesso monumentale di S. Nicolò: il prof. Paolo Benanti, docente all’Università Gregoriana di Roma, dialogherà con i genitori su “Il digitale age: sfide educative del terzo millennio”.

Le parole della prof.ssa Battistina Vargiu. «La finalità del Progetto – afferma la prof.ssa Vargiu – si configura in un condiviso impegno di attenzione alle problematiche pre-adolescenziali per la costruzione di percorsi educativi rispondenti ai più profondi bisogni di crescita e alle esigenze di assunzione di responsabilità da parte di chiunque sia coinvolto nei processi di educazione. Affrontare con competenza e professionalità temi specifici dell’educazione coinvolgendo famiglie, scuole, agenzie del territorio, ha valore di crescita per i singoli soggetti coinvolti e, nel contempo, pone le basi per una reale condivisione e per la costruzione di ambienti educativi e di apprendimento. In questa ottica, sempre in stretta collaborazione con il Comune e con le altre Istituzioni, l’Archidiocesi ha inteso promuovere e direttamente sostenere questi incontri rivolti alle famiglie e a tutti gli educatori, su temi ritenuti di alta rilevanza pedagogica e coerenti con le sfide educative della contemporaneità».

Gli altri incontri si terranno: lunedì 12 marzo 2018 ore 21.00, Dott. Giancarlo Penza, comunità di Sant’Egidio: “Condividere la responsabilità educativa: confronto e dialogo famiglia, scuola e istituzioni – Incontro intergenerazionale”; martedì 10 aprile 2018 ore 21.00, Dott.ssa Cristina Marini, mediatore familiare: “Diventare genitori consapevoli – Conoscere noi stessi per conoscere i nostri figli”.