Spoleto, ordinanza contro l’accattonaggio

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L’obiettivo dell’ordinanza contro l’accattonaggio è  quello di far emergere le situazioni di indigenza e limitare lo sfruttamento dell’essere umano

Far emergere le situazioni di indigenza e limitare lo sfruttamento dell’essere umano. 
È questo l’obiettivo scritto nero su bianco sull’ordinanza per il divieto di qualsiasi forma di accattonaggio sul territorio comunale (in prossimità del centro storico, degli esercizi commerciali, dell’ospedale San Matteo degli Infermi, ecc.), firmata dal vicesindaco facente funzioni Maria Elena Bececco, a seguito dell’approvazione in Consiglio comunale della mozione presentata dai consiglieri Sandro Cretoni e Maurizio Zualdi.
 
Il provvedimento contro l’accattonaggio non mira a punire i mendicanti o a promuovere una qualche forma di discriminazione, ma si pone l’obiettivo di preservare il diritto dei cittadini alla sicurezza, limitando quelle manifestazioni dietro le quali possono nascondersi attività di “organizzazioni malavitose” o, comunque, azioni illecite che hanno nell’accattonaggio un facile diversivo. 
 
Nello spirito dell’ordinanza rientra anche la necessità di far emergere con chiarezza tutte quelle situazioni di indigenza presenti nel territorio, affinché il Comune di Spoleto possa fornire risposte e sostegno attraverso una delle tante misure attualmente attive per il contrasto alla povertà: dalle agevolazioni riconosciute dall’Ente sulla base dell’ISEE, al Sostegno per l’Inclusione Attiva (SIA), fino al reddito di inclusione e alla morosità incolpevole, a cui si aggiungono i servizi fondamentali della Caritas ed il progetto per l’alloggio ai senza tetto. 
 
L’amministrazione ritiene infatti che, limitato il fenomeno dell’accattonaggio attraverso l’ordinanza di divieto, sia possibile anche salvaguardare il decoro della città e promuovere il rispetto per il prossimo.

7 Responses

  1. Questi poveri cristi, fatti venire in Italia per la superficialità di chi ci governa, sono a tutt’oggi davanti ai supermercati come sempre…per la soddisfazione di casa rossa, che più rossa non si può…

  2. Mandarli a casa loro!!e dare lavoro,case e mangiare a noi italiani,loro devono stare a casa loro!!!se no portatelo a casa vostra,li ritroviamo dappertutto, nemmeno a fare la spesa si può andare, xchè alcuni ti seguono fino alla macchina e sono invadenti!!!!

  3. Casa rossa sei pesante,ma tu quanta beneficenza fai??il comune ha fatto molto bene..e spero che i vigili possano finalmente intervenire..

  4. Il racket è un conto, chi è povero e non sa come procurarsi il minimo necessario è un altro. Un provvedimento disgustoso, UNA VERGOGNA PER LA CITTA’ (non cambia il merito della questione ma, per quel poco che l’ho conosciuto, Cardarelli non credo avrebbe firmato tale ordinanza). Ettore Magrini

  5. ORDINANZA CONTRO L’”ACCATTONAGGIO”, PRIMA INIZIATIVA ELETTORALE DELLA PEGGIORE DESTRA SPOLETINA.
    Una ordinanza contro i poveri, indecorosa, che vuole essere rappresentativa del ceto medio benestante che non vuole essere disturbato dalla povertà. Una ordinanza degli stessi che appartengono a partiti che sono i primi responsabili, con le loro politiche nei governi che hanno guidato l’Italia, della disoccupazione, della precarietà, della creazione di un clima di odio verso il diverso e verso gli stranieri, volto a creare un capro espiatorio sul quale scaricare la rabbia della popolazione italiana che non ce la fa più a tirare avanti.
    Ogni politica discriminatoria costruisce il proprio successo sulla paura e sull’ignoranza, il candidato lombardo della Lega, Fontana, ha pensato di ricorrere ai peggiori spettri del novecento: la difesa della razza bianca, per arrampicarsi sugli scranni del potere. A Spoleto si devono arrangiare con quello che caccia casa e se la prendono con chi vende calzini, fazzoletti o chiede qualche centesimo per cercare di sopravvivere.
    Magari gli stessi dell’ordinanza poi li ritroviamo la domenica in chiesa a pregare e a Natale a onorare il bambino nella grotta.
    Bisogna fermarli.
    Questa storia stabilisce un confine, tra chi va verso i poveri e chi spinge sulla testa di chi ha già un piede dentro la fossa e costringe a schierarsi o di qua o di là !
    Vedremo che ci sapranno dire le forze politiche spoletine e scopriremo chi sono.
    Non c’è posto per l’ignavia anche se ignavi già si sentono.
    Facciamo appello alla parte migliore di Spoleto, sociale e solidale a reagire.
    Come un tempo, compagni, cittadini, fratelli, teniamoci per mano come nuovi partigiani contro la barbarie che avanza.
    CASA ROSSA Spoleto

  6. Benissimo…..era diventato pesante affrontarli, ogni giorno, all’uscita dei supermercati!!!!!!

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