Spoleto, Boccardo sulla nuova chiesa di San Nicolò: “Dette troppe cattiverie”

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Sabato 24 ottobre 2015 l’arcivescovo Renato Boccardo ha benedetto il cantiere per l’avvio dei lavori del nuovo complesso parrocchiale – chiesa, casa canonica e locali per attività pastorali – nel quartiere di S. Nicolò a Spoleto, che sarà intitolato a “S. Giovanni Paolo II”. Con il Presule, oltre naturalmente alla popolazione, tra cui molti bambini della catechesi, c’erano i sacerdoti della Pievania del Sacro Cuore: mons. Alessandro Lucentini pievano e parroco moderatore del Sacro Cuore, di S. Nicolò e di S. Sabino; don Nelson Abraham, cpps, parroco di S. Nicolò; don Mirco Boschi parroco di S. Sabino; don Irudayam Mahimai Dass, cpps, parroco in solido del Sacro Cuore; don Melchior Erram Josephraj, collaboratore pastorale di S. Nicolò. Presente anche il sindaco di Spoleto Fabrizio Cardarelli.

«Finalmente – ha detto mons. Boccardo – ci siamo. Dopo tante chiacchiere inutili e cattive (più volte, soprattutto negli ultimi due anni, sui social network la Diocesi è stata “accusata” non di voler portare a termine il progetto della nuova chiesa di S. Nicolò, ndr) questo giorno è arrivato. Tutto è in regola e possiamo dare avvio al cantiere. Questo nuovo centro pastorale sarà il cuore pulsante di tutti i cristiani che vivono a S. Nicolò. Ma costruire i muri – ha ricordato il Presule – non basta. È necessario edificare la comunità dei credenti, molto più importante delle strutture:  auspico che l’avvio dei lavori per la nuova chiesa sia anche un nuovo inizio missionario per questa parrocchia. Vorrei ringraziare tutti quanti si sono impegnati per la realizzazione del progetto, in modo particolare la comunità di S. Nicolò che si è tassata per l’acquisto del terreno. Sul cartello di cantiere c’è scritto “tempo utile per l’ultimazione dei lavori 730 giorni”, che vuole dire due anni. Sarebbe bello – ha concluso il Vescovo – se riuscissimo a consacrare la chiesa il 22 ottobre 2017, festa liturgica di S. Giovanni Paolo a cui abbiamo dedicato tutto il complesso». Mons Boccardo ha poi benedetto il terreno e la pietra angolare che sarà incastonata nel muro portante della chiesa. C’è scritto: a Dio buono e creatore, in onore di S. Giovanni Paolo II, 24 ottobre 2015. I ragazzi della catechesi hanno portato una foto del Santo Papa polacco. Il coro parrocchiale ha animato il breve momento di preghiera.

Il sindaco Fabrizio Cardarelli ha sottolineato come la costruzione di una nuova chiesa sia un bel segno di speranza per la popolazione, in modo particolare per i giovani. Il primo cittadino ha anche assicurato la collaborazione del Comune per ogni aspetto tecnico-burocratico che si dovesse presentare in corso d’opera. Mons. Alessandro Lucentini, parroco moderatore del Sacro Cuore, di S. Nicolò e di S. Sabino, ha ringraziato l’arcivescovo Boccardo per il grande impegno profuso per questo progetto ed ha esortato i parrocchiani a ricompattarsi intorno alla nuova chiesa.         

Questo importante intervento è realizzato grazie al contributo dell’8xmille della Chiesa cattolica pari a 2.262.000,00 euro, concesso dal Sevizio Nazionale per l’edilizia di culto della Conferenza Episcopale Italiana. Il progetto per la costruzione del centro parrocchiale, e della chiesa in particolare, è una risposta alla necessità di spazi adeguati in una zona del Comune di Spoleto che negli ultimi due decenni ha avuto un consistente incremento demografico. L’attuale chiesa, poi, di ridotte dimensioni, è ubicata a margine della nuova viabilità del quartiere S. Nicolò creata negli ultimi cinque anni con la costruzione anche del nuovo complesso scolastico, di un grande centro residenziale e di due poli commerciali. Il centro pastorale “S. Giovanni Paolo II” sorgerà dunque nel mezzo di questa nuova area urbana e verrà realizzato su una superficie di 10.850 mq. La chiesa sarà a navata unica, con cappella feriale e locali adibiti a sacrestia. La casa canonica sarà su due livelli: ufficio parrocchiale, archivio, magazzino e bagno al pianto terra; abitazione dei sacerdoti al primo. Locali ad uso pastorale: dieci aule, salone polivalente, salone parrocchiale, bagni. È prevista anche una grande area verde.

Dati tecnici: committenza, parrocchia di S. Nicolò; progetto architettonico e direzione dei lavori, arch. Roberto Santarelli; progetto strutturale, ing. Cesare Antonini; coordinatore sicurezza progettazione ed esecuzione, arch. Ubaldo Ceccarelli; impresa esecutrice dei lavori, Filuppucci srl; tempo utile per l’ultimazione dei lavori, 730 giorni.

6 Responses

  1. Per Giuseppe ed Enrico,
    non rammaricatevi, se la “cattedrale” alla fine viene sontuosa e splendida come quella di San Martino in Trignano, allora………… stiamo freschi…………..

  2. Per Giuseppe ed Enrico,
    non rammaricatevi, se la “cattedrale” alla fine viene sontuosa e splendida come quella di San Martino in Trignano, allora………… stiamo freschi…………..

  3. vorrei ricordare al sig.re VESCOVO come ha precedentemente detto Giuseppe ….che esistono anche chiese in periferia e non solo a SPOLETO o nei grandi paesi. io sono residente a CAMPOROPPOLO e la nostra chiesa è stata chiusa…con motivi assurdi .
    sarebbe opportuno che riprendesse in mano la pratica e si venisse a fare un giro nel piccolo paese.
    non chiediamo una mega struttura da 2.5 milioni di euro ma un piccolo luogo dove potersi riunire a pregare invece di prendere la macchina ed andare in altre parrocchie.
    noi più giovani possiamo farlo, mentre agli anziani rimasti soli gli viene precluso anche di pregare

  4. vorrei ricordare al sig.re VESCOVO come ha precedentemente detto Giuseppe ….che esistono anche chiese in periferia e non solo a SPOLETO o nei grandi paesi. io sono residente a CAMPOROPPOLO e la nostra chiesa è stata chiusa…con motivi assurdi .
    sarebbe opportuno che riprendesse in mano la pratica e si venisse a fare un giro nel piccolo paese.
    non chiediamo una mega struttura da 2.5 milioni di euro ma un piccolo luogo dove potersi riunire a pregare invece di prendere la macchina ed andare in altre parrocchie.
    noi più giovani possiamo farlo, mentre agli anziani rimasti soli gli viene precluso anche di pregare

  5. Vorrei chiedere a costui a capo della Curia di Spoleto, il perché non investe dei soldi per la ristrutturazione di quelle piccole chiese parrocchiali ricche di storia e affreschi, dislocate nelle frazioni di montagna.
    Anziché, farsi fotografare sorridente sfoggiando l’ultima lampada sul viso, perché non si fa un bel giretto a Catinelli, Renzano, piccoli borghi stupendi con le chiese in completo stato di abbandono e pericolanti?

  6. Vorrei chiedere a costui a capo della Curia di Spoleto, il perché non investe dei soldi per la ristrutturazione di quelle piccole chiese parrocchiali ricche di storia e affreschi, dislocate nelle frazioni di montagna.
    Anziché, farsi fotografare sorridente sfoggiando l’ultima lampada sul viso, perché non si fa un bel giretto a Catinelli, Renzano, piccoli borghi stupendi con le chiese in completo stato di abbandono e pericolanti?

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