Spoleto, arriva il Piano regolatore generale

SPOLETO-640x320Da adottare entro la fine del 2015

Ci si arriverà entro la fine dell’anno ma, il Piano regolatore, almeno in questa fase, rimarrà generale: gli uffici infatti individueranno per il territorio 5 classificazioni quali aree agricole, centri storici, periferie consolidate, aree a servizi e aree produttive.

Per ora, inoltre, i tecnici hanno messo in ordine circa 500 istanze di variante pervenute dalla cittadinanza negli ultimi 3 anni. L’esito del lavoro ha fatto emergere richieste di edificabilità per 1.150.980 metri quadrati a fronte delle declassificazioni, ferme a 759.766 metri quadri. Quindi, un saldo positivo di circa 400 mila metri quadrati e ciò significa che gli spoletini hanno ancora intenzione di costruire su terreni di proprietà. Ma la possibilità di presentare istanze a Palazzo per modificare lo status delle aree non è esaurita e già mercoledì in giunta potrebbe essere approvato il bando pubblico di partecipazione ai privati.

I cittadini, inoltre, potranno proporre le proprie istanze anche attraverso il metodo tradizionale, entro i 60 giorni previsti per le osservazioni successive all’adozione del consiglio del Prg parte strutturale. 

Soltanto dopo il via libera in aula e aperti i termini per le osservazioni, si inzierà a entrare più specificamente nel merito delle singole aree e si passerà alla parte operativa.
Non bisogna dimenticare, comunque, che il Prg di Spoleto è stato prima annullato dal Tar dell’Umbria e la sentenza è stata confermata dal Consiglio di Stato e dalla Cassazione e resta il rischio di ritrovarsi a dicembre a fare i conti con un’altra pronuncia del Tar. Ecco perché c’è urgenza di centrare entro la fine del 2015 la messa in sicurezza il Prg.

In questa fase, gli uffici urbanistici dell’ente hanno anche redatto il Rapporto ambientale preliminare per la Vas (valutazione ambientale strategica) e si è provveduto a rimuovere dalla previsioni urbanistiche lo svincolo sud, la viabilità che avrebbe dovuto collegare San Giacomo con San Brizio, mentre la variante di San Martino in Trignano è stata confermata.