Un 33enne di Spoleto ha minacciato la compagna con una pistola

DSC04912L’uomo è stato arrestato dai carabinieri intervenuti nella casa di Santo Chiodo. Lo spoletino aveva anche picchiato la donna

Un brutto fatto si è verificato ieri pomeriggio in una casa di Santo Chiodo dove vive una coppia spoletina con un figlio.

Un 33 anni di Spoleto, sembrerebbe un agricoltore, ha picchiato la sua compagna davanti al bimbo e poi con una pistola l’ha minacciata.

La spoletina terrorizzata ha chiamato il 112 e chiesto aiuto. Sul posto sembra si siano precipitati anche i familiari della donna. 

All’arrivo dei carabinieri l’uomo ha negato di avere una pistola che però è stata trovata nel suo bagagliaio, si tratta di una calibro 7.65 di fabbricazione estera detenuta illegalmente. 

Il 33enne è stato arrestato per maltrattamenti in famiglia e detenzione illegale di armi e poi accompagnato nel carcere di Maiano. 

 

i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Spoleto hanno arrestato un cittadino italiano per il reato di maltrattamenti in famiglia e detenzione illegale di arma da fuoco.
L’operazione è partita dalla telefonata giunta al 112 da parte di una donna, la quale chiedeva aiuto poiché era stata percossa dal proprio convivente e minacciata con una pistola, nei pressi della propria abitazione sita in Loc. Santo Chiodo.
La pattuglia della Radiomobile, subito intervenuta sul posto, una volta messa in sicurezza la donna, chiedeva spiegazioni all’uomo, il quale negava tutto, persino di avere una pistola. Solo a seguito di un’accurata perquisizione i militari rinvenivano l’arma, occultata nella propria autovettura, che risultava essere una pistola calibro 7,65, di fabbricazione estera e illegalmente detenuta dal soggetto.
I successivi accertamenti permettevano poi di appurare che anche in passato l’uomo si era reso responsabile di minacce e violenze nei confronti della convivente, anche in presenza del figlio minore, anche se mai denunciate dalla donna.
Pertanto il 33enne veniva dichiarato in arresto per il reato di maltrattamenti in famiglia e porto abusivo di armi, ed associato presso il carcere di Spoleto, a disposizione dell’A.G., in attesa del giudizio di convalida. Lo stesso inoltre deteneva regolarmente altri fucili da caccia, che naturalmente sono stati sottoposti a sequestro dagli operanti.