Festival Due Mondi, tra problemi e speranze spunta il nome di Jack Nicholson

Jack-NicholsonHa il titolo di Italian Renaissance la bella intervista che il New York Times ha fatto a Carla Fendi e a Giorgio Ferrara per parlare del Festival dei Due Mondi.
 
Sono emersi, tra gli storici punti di forza come l’alta caratura degli spettacoli, la città di Spoleto e il suo cibo tipico, anche alcune criticità che negli anni hanno fatto vivere al Festival periodi bui, allontanando turisti e amanti dell’arte, Carla Fendi compresa.
 
Eppure, i tempi in cui il Festival era la più importante manifestazione europea (tanto che gli americani venivano a Spoleto appositamente), se li ricordano bene entrambi ed è proprio per questo che, nonostante le difficoltà, affermano di mettercela tutta per far riconquistare lustro allo storico evento che, in effetti, da qualche tempo pare aver ripreso quota.
 
Certo, siamo ancora lontani dai livelli di un tempo e le criticità non mancano: sul piano tecnico, ad esempio, è del tutto assente una strategia marketing ed una seria attività sul web; il sito, dicono infatti, è aggiornato di rado. A questo si aggiunga il flusso di turisti piuttosto ridotto, in particolar modo quelli provenienti dall'”altro mondo”, l’America per intenderci, che lo scorso anno rappresentava meno del 10% dell’audience. 
 
Ma i due sembrano avere tutte le intenzioni di far tornare il Festival ai tempi d’oro. Se riusciranno nell’impresa, sarà il tempo a dirlo, ma intanto ci provano. E a forza di spargere la voce, come stanno facendo per la ricerca di alcuni mecenati americani amanti dell’Italia, un invito è arrivato anche alle orecchie di Jack Nicholson. Carla Fendi, infatti, racconta di aver incontrato l’attore in una brasserie di Parigi e di volerlo invitare a raggiungerla durante il Festival. 
 
Noi, fiduciosi, li aspettiamo.