Aborto: da Spoleto viene un caso che sta facendo discutere l’Italia.

Tutto è cominciato quando una ragazza adolescente, classe 1995, decisa ad interrompere la gravidanza perché un figlio avrebbe significato un «profondo stravolgimento esistenziale», si è recata, a fine 2011, in un consultorio spoletino con il fidanzato, con la volontà di abortire senza dir niente ai proprio genitori.

Quando le carte inerenti alla vicenda sono finite nelle mani del giudice tutelare però, le cose si sono complicate più del previsto. Il giudice, infatti, ha sollevato dubbi di legittimità sull’art. 4 della legge 194 -quella appunto sull’aborto- la quale entrerebbe in conflitto con due articoli costituzionali: l’art. 2 (riguardante i diritti inviolabili dell’uomo) e l’art. 32 (a tutela della salute degli individui).

L’esame di questo caso è così passato ora alla Consulta che deve ancora pronunciarsi in proposito; ma in ogni caso sarà interessante vedere l’evolversi di una vicenda che potrebbe anche avere risvolti a livello legislativo e che, se non altro, fa riflettere tutti su un tema delicato come questo.