A quasi 3 anni dalla scomparsa dell’artista avvenuta il 9 dicembre 2022 si parla ancora di una mostra per celebrare il pittore e scultore Sardo che ha passato gran parte della sua vita nel nostro territorio.
Come nel quadro in foto la cifra stilistica dell’autore è stata spesso quella di descrive con crudezza la realtà colorandola a volte di denuncia sociale.
La pittura diventa una cronaca e il racconto assume toni epici in cui l’uomo è sempre al centro della storia con la sua umanità raccontata con realismo .
Pittore e scultore Manuel Campus, nasce a Domus de Maria (CA) il 27 marzo 1928.
Avvicinatosi giovanissimo alla ceramica ottiene subito ampi riconoscimenti.
Già nei primi anni della sua carriera artistica ottiene la direzione della manifattura “Ceramica Artistica Piediluco” e la cattedra alla scuola di ceramica annessa, fondata da Agostino Colonnelli e successivamente gli viene affidata la direzione dell’Istituto d’Arte di Rieti.
In questi anni realizza alcuni lavori presso il laboratorio derutese di Luciano Mancinelli
Lasciato l’insegnamento si dedica alla realizzazione di grandi opere in bronzo dedicandosi, oltre alla scultura, anche all’attività di incisore e di pittore.
Negli anni del secondo dopoguerra è direttore artistico della “C.A.P.”
Dai primi anni Sessanta affianca alla sua esperienza artistica un forte impegno sociale e politico divenendo esponente del movimento non-violento.
Tra il 1951 e il 2004 ha tenuto numerose mostre personali in Italia e all’estero.
Nel 1986 è stato invitato ad esporrei suoi lavori, ispirati alla non violenza, in sette musei russi nell’ambito del programma di scambi culturali tra Italia e URSS.
Nel 1991, in occasione della XXIII Edizione del Premio Internazionale “San Valentino d’Oro”, è stato nominato socio onorario dell’Accademia Valentiniana.