Giulia è una ragazza di 14 anni, frequenta il Liceo Linguistico ed ha una sensibilità non comune. In occasione dei quasi 50 anni dalla tragica scomparsa di Pier Paolo Pasolini avvenuta il 2 novembre 1975 ha immaginato uno scambio epistolare tra l’intellettuale italiano e sua madre. Ci ha commosso ed abbiamo deciso di pubblicarla. Eccola
In ricordo di Pier Paolo Pasolini
Cara Mamma,
mi manchi.
Ti scrivo perché sono molte notte ormai che lo stesso incubo mi perseguita e mi fa piangere come un bimbo.
Nell’incubo ci sei tu che mi fissi con lo sguardo deluso, mi squadri dalla testa ai piedi, sembri sempre infastidita, e così fai la valigia e te ne vai.
Per sempre.
Quando poi mi sveglio di soprassalto, mi sento così solo, così smarrito.
Ti scrivo perché sento così tanta paura che questo possa accadere nella dura realtà. Non voglio essere solo perché so già che la solitudine mi soffocherebbe, come sta già facendo, e spesso la causa sei proprio tu.
La mia vita è così vuota e priva di ogni emozione perché non ho nessuno accanto a parte te.
Ma tu ci sei già stata per me e comunque non sarà mai abbastanza, purtroppo.
Tu mi ignori e io ti supplico.
Tu sorridi e io muoio dentro.
Ti scrivo milioni di versi e non hai mai letto nessuno di questi.
Perché mi ignori?
Perché mi lasci affogare nell’oceano delle mie lacrime?
Mi sento così privo della mia anima, sento che lentamente mi stai lasciando.
Perché dovevi rubarmi anche lei?
Mamma, lo so che ti ho deluso ma non merito tutta questa sofferenza.
Ti prego, Mamma, salvami dal vuoto, salvami dal mio stesso riflesso.
Mamma, zittisci quelle voci ridenti che mi tormentano.
Mamma, non abbandonarmi.
Pier Paolo
Pier Paolo,
sono io, la mamma che tanto maledici.
Amore mio, io ti ascolto, ti leggo e vorrei parlarti.
Sono così fiera di quello che sei diventato, purtroppo non sono brava a comunicare quello che mi passa per la testa ma ci proverò.
Io non volevo farti soffrire, era l’ultima cosa che avrei desiderato.
Io vorrei soltanto amarti, e l’ho fatto moltissimo, forse un pò troppo. Mi dispiace che ora tu ti senta soffocato.
Tu non stai affondando perché io ti sorreggo, come ho sempre fatto e come sempre farò.
Io sarò la mano che stringerai se stai per cadere.
Pier Paolo,
sei un uomo straordinario e non importa ciò che dicono le voci, tu perdonale e loro ammutoliranno per sempre.
Tu ascolta soltanto le parole di quelli che ti conoscono veramente e sanno perfettamente che vali.
Sei la ragione per cui sono ancora in piedi, per cui i miei occhi brillano.
Sono così innamorata di Te, mio Pier Paolo.
Mamma
Testo di Giulia Paglialunga