Considerazioni sull’ospedale del consigliere Sergio Grifoni

“Tanto si parla in queste ore della dinamica che ha riguardato la morte per infarto dell’uomo di settant’anni presso l’ospedale di Spoleto. Un evento di per sé grave, che colpisce la coscienza e la sensibilità di tutti noi, ma che, di contro, trattandosi di vicende umane, non può e non deve essere strumentalizzato o distorto per tornaconti meramente politici, come qualcuno purtroppo fa. Dire che l’uomo è deceduto perché nessun cardiologo l’ha visitato, sembrerebbe una strumentale bugia, visto che l’ASL ha ufficialmente dichiarato che il paziente è stato sottoposto agli esami di rito ed è stato valutato da un cardiologo presente fino alle 22 al San Matteo, senza che sia stato riscontrato alcun infarto in corso.

Poi, ovviamente, sarà la nominata Commissione di inchiesta a valutare e constatare come realmente si sono svolti gli eventi. Di contro invece, dire che durante la notte all’ospedale di Spoleto non c’è alcun cardiologo in servizio, ecco, questa è la verità, sulla quale è importante che la politica si interroghi. Per quanto mi riguarda, un ospedale DEA di primo livello, come il San Matteo, deve, e non può, prevedere la presenza del cardiologo e del rianimatore h24, altrimenti non sarebbe un ospedale di emergenza urgenza. Questo, tra le altre cose, abbiamo fatto notare con forza alla Presidente Tesei e all’Assessore Coletto quando, insieme ai colleghi consiglieri comunali del centro destra spoletino, li abbiamo incontrati qualche giorno fa a Perugia. Un incontro richiesto per fare il punto sullo stato dell’essere del progetto Terzo Polo Sanitario, sui possibili suoi perfezionamenti, sull’Acceleratore lineare e sulla situazione attuale del San Matteo.

Non abbiamo volutamente sbandierato ai sette venti tale momento di confronto, perché ci interessano più i fatti, che fissare bandierine di merito. Abbiamo in tale occasione preso atto delle difficoltà che la Regione incontra nel reperire medici cardiologi; testimonianza ne è il concorso recentemente svolto dove, nonostante avessero partecipato in 24, nessuno alla fine ha poi accettato il posto. Abbiamo però ribadito il fatto che il problema, è vero che esiste, ma deve comunque trovare una qualche soluzione, non futura, ma immediata, perché non può esistere che un Ospedale come il nostro rimanga senza cardiologo durante la notte. Si potrebbe magari attivare una forma di interscambio fra i vari ospedali dell’Asl2, o reperire professionalità fuori Regione.

L’accaduto di queste ore avvalora ovviamente questa non più rinviabile necessità. Visto che questa assenza del cardiologo di notte, si protrae ormai da molto tempo, mi suona però strano che il Sindaco se ne sia accorto soltanto ora, lanciando avvertimenti bellici. Non mi risulta infatti che in tutti questi mesi abbia mai denunciato l’anomalia di tale disservizio, ne pubblicamente, né nel corso degli incontri privati con la Regione ai quali ho partecipato. Mi auguro quindi che questa suo improvviso scatto di impegno, non sia dipeso dal “doverlo fare per forza”, tanto per acquietare qualche mal di pancia della sua maggioranza, ma sia sostenuto dalla forza del dovere e dalla responsabilità ed autorevolezza della sua carica.”
Spoleto, lì 4 marzo 2023 ​​

IL CONSIGLIERE COMUNALE
​​​ Sergio Grifoni