“Ci voleva il morto per costringere la presidente Tesei ed il sindaco Sisti a prendere posizione?”

ospedale

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato del CITY FORUM SPOLETO a firma del portavoce, Leonello Spitella:

Con amarezza e sdegno ci domandiamo:  ci voleva il morto per costringere la presidente Tesei ed il sindaco Sisti a prendere posizione? La prima annunciando delle indagini e provvedimenti in caso di accertate responsabilità; il Sindaco, invece,  ritenendo l’assoluta urgenza per la riattivazione di tutti i reparti al “San Matteo” minacciando che diversamente scenderà in piazza con la cittadinanza.

Quanto alla presidente della giunta regionale rifletta sulla sua parola solenne data pubblicamente:   “appena cessata l’emergenza saranno subito ripristinati tutti i reparti, nessuno escluso”.  Sono trascorsi più di due anni, non avendo mantenuto l’impegno, la regione e la asl2 si sono assunta una pesantissima responsabilità, politica e morale, che sicuramente sarà valutata anche dalle autorità competenti di ordine giudiziario.

Da parte sua, il sindaco Sisti non pensi di mettersi a posto con la coscienza con una fumosa dichiarazione di fronte al “fattaccio”. I fatti gravi si stanno ripetendo a fanno tutti capo alle precarietà del nostro ospedale, sulle quale finora lui e gran parte del consiglio comunale hanno mantenuto, per ragioni che non spetta a noi approfondire, un complice atteggiamento di silenzio o addirittura di connivenza. Nel controproducente consiglio cosiddetto aperto del 12 gennaio scorso, il sindaco Sisti è arrivato a dire di essere “d’accordo all’80%” con il progetto di integrazione Foligno-Spoleto, sottovalutando il ridimensionamento del DEA di I livello nonché della soppressione del  punto nascita-pediatria e del reparto di cardiologia.

Signor sindaco, ci verrebbe da dire: la città è da molto tempo mobilitata per protestare in tutte le sedi sia istituzionale che in piazza, ma lei e quasi tutti i politici locali l’avete solo messa a tacere  e continuate a dire di impegni presi dalla regione nel consiglio del 12 gennaio, che non hanno avuto alcun seguito. Se lei vuole mettersi alla testa della città che rappresenta, riteniamo che è in forte ritardo e può rendersi credibile solo in un modo: ESIGA LA REIMPOSTAZIONE COMPLETA DEL PROGETTO TERZO POLO CON REVOCA DI QUELLO MANDATO AL MINISTERO E QUINDI IL RIPRISTINO A SPOLETO DI TUTTI I SERVIZI  ESISTENTI PRIMA DELLA CHIUSURA DELL’OSPEDALE.

Quante disgrazie devono verificarsi perché regione e comune capiscano che Spoleto e la Valnerina non possono fare a meno dei LEA (livelli essenziali di assistenza), uscendo dall’angoscia in cui sono state cacciate?

CITY FORUM SPOLETO Il portavoce Leonello Spitella