Spoleto, consiglio comunale fermo da due mesi: esposto al prefetto, Cretoni si infuria

“In queste settimane molti cittadini mi hanno segnalato l’assenza, dal 6 marzo, delle sedute del Consiglio comunale a Spoleto”. Lo ha comunicato la senatrice umbra del Movimento 5 Stelle Emma Pavanelli in una nota congiunta con il meetup Spoleto. “Le assemblee elettive locali sono un momento di confronto utile per conoscere le problematiche cittadine, dove nasce e si sviluppa il confronto politico sulla città e dove il cittadino ha il diritto di sentirsi rappresentato da una o l’altra parte politica. Seguendo l’esempio di altre amministrazioni locali, nonostante l’emergenza sanitaria da coronavirus, i consigli comunali da remoto sono stati legittimati grazie ad appositi decreti che hanno consentito di non fermare la macchina amministrativa nemmeno durante il lockdown. Ecco perché, insieme al Meetup Spoleto, abbiamo provveduto a fare un esposto al Prefetto di Perugia per chiedergli di valutare l’esistenza di eventuali condizioni che ostacolino il regolare svolgimento delle attività istituzionali del Comune di Spoleto”.

Immediata la risposta del presidente Sandro Cretoni della Lega: “Prendo atto, come Presidente del Consiglio comunale di Spoleto, dell’interessamento nei nostri confronti della senatrice del Movimento 5 Stelle Emma Pavanelli, che si è pregiata di inviare un esposto al Prefetto di Perugia affinché valuti “eventuali condizioni che ostacolino il regolare svolgimento delle attività istituzionali del Comune di Spoleto”. Devo dire che l’attenzione della senatrice nei confronti di Spoleto mi lusinga, sia personalmente sia come rappresentante istituzionale. Certo è che mi sfuggono i motivi di una tale iniziativa, visto che lo svolgimento delle attività istituzionali è regolare: in questo periodo il sindaco e la giunta hanno lavorato alacremente, mentre la prossima scadenza del Consiglio comunale riguarda l’approvazione del bilancio consuntivo, il cui limite è fissato al prossimo 30 giugno. Stiamo, ovviamente, lavorando alla prossima convocazione del Consiglio. Riguardo le altre incombenze, forse alla senatrice – che non mi risulta abbia mai ricoperto altre cariche istituzionali prima del suo ripescaggio – sfugge il fatto che tutte le tariffe, imposte locali e i bilanci sono stati procrastinati a fine luglio e che, quindi, al momento non sussistono ragioni tecniche per convocare il consiglio comunale, facendo spendere soldi ai contribuenti senza un ordine del giorno degno di tal nome. Sinceramente quindi non colgo il reale motivo per il quale la senatrice abbia fatto un esposto del genere al Prefetto, facendo sprecare tempo alle istituzioni e soldi ai cittadini, soprattutto in un momento in cui tutte le risorse dovrebbero essere volte al superamento di questa grave crisi che stiamo vivendo. L’iniziativa appare ancor più strana visto che proviene dall’esponente di un partito di Governo, quello stesso Governo che ha introdotto prassi consolidate di gestione legislativa a colpi di Dpcm e decreti legge, mentre – infine – ancor più singolare è il fatto che la senatrice si sia concentrata sul Consiglio comunale di una Città di cui il M5S ha volontariamente deciso di NON far parte, come ben ricordano i tanti spoletini che alle ultime amministrative non hanno trovato alcun candidato del Movimento nelle liste elettorali”.

Nel dibattito anche  i consiglieri di opposizione Stefano Lisci Carla Erbaioli Marco Trippetti Camilla Laureti Luigina Renzi: “Caro Presidente del Consiglio comunale Sandro Cretoni, mai avremmo pensato che in una sola risposta ci potessero essere tante accuse e tanti scivoloni. Le ricordiamo che lei rappresenta il massimo consesso comunale e dovrebbe svolgere un ruolo ‘super partes’ a difesa di tutti i consiglieri comunali, anche quelli di minoranza, e non accusare una forza politica che, pur non sedendo in Consiglio, ha sottolineato, come più volte abbiamo provato a sottolineare noi, con almeno tre comunicati stampa, che non può passare così tanto tempo tra un Consiglio comunale e l’altro. Ancora più grave dato che stiamo vivendo una delle crisi più dure, dal dopoguerra ad oggi, per il nostro Paese e per la nostra città. Affermare che riunire il Consiglio comunale è uno spreco di soldi ci sembra un’affermazione grave ma anche sintomo di come questa amministrazione vive e sta vivendo il suo mandato. Una città non si amministra soltanto riunendo la Giunta comunale ma anche confrontandosi in una sede come il Consiglio sullo stato dell’arte della nostra città, sui provvedimenti messi in campo e su quelli ancora da mettere in campo. Per non dire poi quante sono le interrogazioni e le mozioni ancora da discutere. Se è vero che la sua risposta, caro Presidente, sarà che non ci sono Ordini del Giorno all’altezza della convocazione di un Consiglio – a quasi tre mesi di distanza dall’ultimo – il quadro è ancora più preoccupante e rende bene l’idea dell’immobilismo e della mancanza di discussione e confronto che c’è nella nostra città. Anche perché – eccetto la 4 Commissione – non abbiamo avuto modo in questi mesi di incontrarci neanche nelle Commissioni tematiche che, in un momento come questo, ci sembrerebbe il minimo convocare. Non ci sono forse problemi da affrontare e misure straordinarie da prendere in questa fase? Avevamo detto di lavorare tutti insieme in un momento drammatico come questo ma forse a voi piace dirlo solo a parole perché ci avete tolto qualsiasi possibilità di farlo”.