Spoleto, grande successo per la tre giorni di “Fauna 2020” (FOTO)

Più di 300 persone hanno partecipato a Spoleto alla tre giorni di “Fauna 2020”, un’iniziativa per valorizzare la collezione dello zoologo Bernardino Ragni e per far incontrare esperti e studiosi di tutta Italia per parlare del “Gatto dei Boschi”. Quello di Fauna 2020 è stato il secondo incontro nazionale tematico di una serie di eventi annuali denominati “Fauna” e dedicati alla figura di Ragni, ad una anno dalla sua scomparsa.  

Gli incontri, avviati nel 2019 con un convegno sulla figura di Ragni sono fortemente voluti dalla famiglia Ragni, dal Comune di Spoleto e dai colleghi ed ex studenti del Professore.

Oltre al convegno sul “Gatto Selvatico” – cui hanno partecipato 150 persone e che è stato l’evento clou – nel programma di Fauna 2000 erano previste anche attività didattiche, trekking, letture, proiezioni e una mostra per scoprire le peculiarità della Collezione Bernardino Ragni.  Il tutto nell’ambito del progetto del Comune di Spoleto: “La collezione Ragni come strumento per la ricerca scientifica e la memoria storica del patrimonio naturalistico spoletino e umbro”.

Studiosi di fama internazionale, ricercatori e rappresentanti di diverse istituzioni italiane e straniere si sono dati appuntamento, all’Albornoz Palace Hotel, per affrontare varie tematiche legate al “Il gatto selvatico europeo in Italia: conoscenze attuali e prospettive future”

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Il “Gatto dei boschi” ovvero il Gatto selvatico europeo (Felis silvestris silvestris) è stato al centro degli studi di Bernardino Ragni, zoologo che ha speso la sua esistenza allo studio e alla conoscenza della fauna selvatica. Una passione nata da ragazzo e che è stata poi trasferita nel suo lavoro di professore presso l’Università degli Studi di Perugia allo scopo di proteggere e conservare le specie animali e gli ambienti in cui essi vivono.

“Fauna 2020 è stato concepito – ha spiegato l’assessore all’ambiente Maria Rita Zengoni intervenuta al convegno insieme al Sindaco Umberto de Augustinis – sia per contribuire in maniera attiva alla divulgazione e diffusione dei risultati scientifici legati alla collezione Ragni, lavorando con impegno alla prosecuzione e integrazione delle ricerche su Biodiversità, Rete Natura 2000 e sviluppo sostenibile nel nostro territorio, sia per continuare a valorizzare e far conoscere, insieme ad associazioni, istituzioni, professionisti e fondazioni, i risultati dell’attività di ricerca realizzata in 40 anni dal Prof. Bernardino Ragni”.