A Norcia per gli studenti “I sogni di una notte” tra teatro e poesi

Giovedì 13 giugno (ore 20:30 – ingresso libero) a Norcia, nel Centro di Valorizzazione (sala Pro Loco), appuntamento con “I sogni di una notte. Cinema, teatro, performance, poesia”.

La serata prenderà il via con un aperitivo di benvenuto e proseguirà con la presentazione del progetto “TerrEmoticon” con la proiezione di alcuni video (work in progress) e una performance teatrale. Dalle 22, infine, passeggiata sotto le stelle di Norcia da Piazza san Benedetto fino a Piazza Palatina e alla Chiesa di Sant’Antonio Abate.

Promossa dall’Alberghiero Costaggini di Rieti, dal Centro italiano dell’International Theatre Institute (Unesco) e dall’associazione Officina visioni, con il supporto di MIUR e MIBAC, il progetto TerrEmoticon nasce nel 2017 dopo la vittoria del concorso “Scrivere il teatro” dell’Istituto De Gasperi – Battaglia di Norcia, per favorire la promozione della cultura teatrale nelle giovani generazioni e per celebrare in maniera creativa la Giornata Mondiale del Teatro, istituita dall’ITI nel 1962, che si tiene il 27 marzo.

I ragazzi e le ragazze di Norcia vinsero grazie al testo “Ma c’è un emoticon per il terremoto?”, messo in scena al Teatro di Cinigiano, in occasione della Giornata Mondiale del Teatro 2017, e nel novembre successivo al Centro Polivalente di Norcia. Il testo, scritto utilizzando i messaggi whatsapp dei drammatici momenti del sisma del 2016, ha portato sulla pagina e in scena frammenti di vita vera, commuovendo giuria e spettatori. RaiUno ne ha parlato in “Un goal per l’Italia” del 20 maggio 2017.

Questa esperienza ha avuto un valore particolare per l’Istituto Alberghiero Costaggini di Rieti, essendo scuola di coordinamento tecnico delle operazioni di approvvigionamento delle risorse strumentali e della gestione degli spostamenti dalle sedi di servizio ai luoghi colpiti dal sisma. Dinanzi all’esperienza collettiva di perdita e di disorientamento, la giovane comunità costruisce la lingua di difesa della propria struttura sociale, affettiva: la lingua dell’emergenza o sismica che porta in sé, accanto al dolore della separazione di chi la parla, il bisogno estremo del ricongiungimento, utilizza l’alfabeto della fuga per la velocità e l’immediatezza con cui l’atto del messaggiare è possibile all’istante e ovunque.

TerrEmoticon vuole ripercorrere simbolicamente il vissuto dei ragazzi, fornendo loro una serie di strumenti ulteriori per l’acquisizione di una grammatica per esprimere se stessi e per facilitarli nella rielaborazione del loro racconto, accompagnandoli nella lettura del loro territorio attraverso strumenti audiovisivi. Prioritarie le narrazioni dei protagonisti, le radicali trasformazioni del territorio, la “sparizione” dei centri storici, tra abbandoni e demolizioni, l’idea di casa che ha dentro di sé ogni persona. Il tema centrale del paesaggio, interiore ed esteriore, è una strategia per parlare del momento che stiamo vivendo, più che della bellezza o della distruzione del paesaggio in sé.