Spoleto, sulla cava parla Flavoni: “Colacem deve presentare fideiussione”

A seguito di alcune notizie riportate dagli organi di stampa in relazione al passaggio dall’ex Cemitaly (Gruppo Italcementi) alla Spoleto Cementi (Gruppo Colacem) per la cave di Santo Chiodo e San Martino, il Comune di Spoleto, nella persona dell’assessore Francesco Flavoni, tiene a precisare “che nessun ritardo nel trasferimento amministrativo dalla vecchia alla nuova proprietà può essere riferito all’Amministrazione”.

Nel dettaglio, il trasferimento dell’autorizzazione alla nuova proprietà per le attività estrattive è effettuato dal Comune sulla base dei documenti amministrativi che deve presentare il subentrante, ai sensi delle norme regolamentari del R.R. 3/2005. Sempre in riferimento alla stessa legge regionale, occorre che la ditta subentrante presenti delle fideiussioni che al Comune non sono pervenute.

“Seguiamo con estrema attenzione tutto lo sviluppo della vicenda anche per le ricadute occupazionali – aggiunge l’assessore Flavoni – e gli uffici tecnici sono a disposizione affinché i dovuti passaggi si compiano con la maggiore celerità possibile”.