Spoleto, tassa di soggiorno: interviene Confcommercio

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Gli imprenditori spoletini del settore ricettivo si riuniranno domattina per capire come procedere

“Una pugnalata alle spalle, uno scorrettezza immane: è così che gli imprenditori spoletini del turismo e del commercio stanno vivendo in questo momento la manovra del Comune di Spoleto, che sta per aumentare enormemente l’imposta di soggiorno e che ha ritoccato al rialzo anche l’Imu sugli immobili strumentali, i costi di parcheggi e così via. Una vera e propria stangata, insomma, che si sta per abbattere sulle spalle delle imprese e dei cittadini. Arrivata, peraltro, senza alcuna concertazione!”

Inizia così la nota stampa della Confcommercio Spoleto dopo l’annuncio dell’amministrazione di aumentare la tassa di soggiorno. E continua:

“Non ci vengano a dire che tanto l’imposta di soggiorno la pagano i turisti, perché i turisti possono decidere tranquillamente di non volerla pagare, scegliendo altre destinazioni! Non è così che si rilancia il territorio; non è così che si creano le condizioni per sfruttare pienamente la vocazione turistica di Spoleto.

Raddoppiare o triplicare l’imposta di soggiorno, soprattutto in questo periodo dell’anno, denota anche una mancanza di conoscenza dei meccanismi fondamentali secondo i quali opera il mercato turistico: la stagione turistica alle porte è stata già promossa; tantissimi imprenditori hanno già stretto accordi con i tour operatori. Come spiegare che i prezzi concordati sono cambiati? Chi dovrà assorbire i rialzi? Gli amministratori dovrebbero sapere che specie in certi segmenti turistici, ad esempio i gruppi organizzati, anche variazioni di pochi euro possono farti perdere tantissime presenze. È questo che vogliamo per il nostro territorio?

Per decidere come rispondere all’offensiva del Comune, gli imprenditori spoletini del settore ricettivo si riuniranno domattina, alle 10, nella sede di Confcommercio di via Nuova, n. 3, ma nel frattempo già chiedono all’amministrazione comunale di rivedere al più presto la posizione in merito all’imposta di soggiorno e alle altre misure. L’amministrazione comunale potrà anche fare cassa con queste misure, ma il territorio ne risulterebbe davvero impoverito. Non ce lo possiamo permettere!”