Spoleto, Foibe: il Giorno del Ricordo celebrato con due iniziative

A palazzo Mauri (ore 17) conferenza “Dell’esodo giuliano-dalmata e delle foibe” e alla Sala Frau (ore 21) proiezione del film “Red Land – Rosso d’Istria”

In occasione del Giorno del Ricordo, istituito per conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati, il Comune di Spoleto ha organizzato per domenica 10 febbraio due iniziative: una conferenza alla Biblioteca comunale “G. Carducci” e la proiezione alla Sala Frau del film RED LAND (Rosso d’Istria).

Il primo appuntamento è fissato per le ore 17 alla Biblioteca di Palazzo Mauri dove è in programma la conferenza dal titolo “dell’esodo giuliano-dalmata e delle foibe”. Previsti i contributi di Umberto de Augustinis (sindaco di Spoleto), di Marco Brunacci (giornalista, già caporedattore del Messaggero Umbria) e di Franco Papetti (associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia).

Sempre domenica alle ore 21 alla Sala Frau proiezione del film Red Land (Rosso d’Istria) di Maximiliano Hernando Bruno con Selene Gandini, Franco Nero, Geraldine Chaplin, Sandra Ceccarelli, Romeo Grebensek.
Siamo nel settembre del 1943, nei giorni in cui nei territori italiani martoriati dalla guerra scoppia il caos: il maresciallo Badoglio, capo del governo italiano, chiede ed ottiene l’armistizio da parte degli anglo–americani e unitamente al Re fugge da Roma, lasciando l’Italia allo sbando. L’esercito non sa più chi è il nemico e chi l’alleato. Il dramma si trasforma in tragedia per i soldati abbandonati a se stessi nei teatri di guerra ma anche e soprattutto per le popolazioni civili Istriane, Fiumane, Giuliane e Dalmate, che si trovano ad affrontare un nuovo nemico: i partigiani di Tito che avanzano in quelle terre, spinti da una furia anti-italiana.

In questo drammatico contesto storico, avrà risalto la figura di Norma Cossetto, giovane studentessa istriana, laureanda all’Università di Padova, barbaramente violentata e uccisa dai partigiani titini, per la sola colpa di essere Italiana.