Giornata della trasparenza a Spoleto: focus sulla ricostruzione

“Oggi celebriamo la giornata della trasparenza, dedicata quest’anno al tema della ricostruzione post sisma, tema molto sentito e su cui vogliamo porre ancora una volta la nostra attenzione. Sono emersi contributi molto importanti, tra cui il giudizio positivo espresso da Francesco Merloni, Consigliere Anac, sull’esperienza umbra in materia di trasparenza ed anticorruzione. Prosegue così l’impegno della Regione Umbria per migliorare ulteriormente ed arrivare a risultati ancor più positivi”.

E’ quanto affermato da Antonio Bartolini, assessore alle riforme della pubblica amministrazione e istituzionali della Regione Umbria, durante i lavori della giornata della trasparenza nella pubblica amministrazione, promossa ieri, 14 dicembre, dalla Regione Umbria in collaborazione con il Comune di Spoleto e con la Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica.

L’incontro “Trasparenza ed anticorruzione tra protezione civile e ricostruzione” si è svolto nel Chiostro di San Nicolò a Spoleto ed ha registrato oltre 120 partecipanti. Tra le autorità presenti il Procuratore capo di Spoleto, Alessandro Giuseppe Cannevale, e il Presidente del Tribunale di Spoleto, Silvio Magrini Alunno.

“Interrogarsi qui a Spoleto, centro del cratere del terremoto 2016, grazie al contributo di qualificati relatori, sui temi dell’anticorruzione e della trasparenza in relazione ai processi di ricostruzione post sisma è molto importante” ha dichiarato Umberto de Augustinis, Sindaco di Spoleto.

“La riflessione operativa sulla ricostruzione che implica necessariamente trasparenza, vigilanza, impegno, è particolarmente preziosa in questo tempo in cui bisogna affrontare in maniera molto concreta la richiesta della gente che desidera tornare nelle proprie case, nei propri luoghi di lavoro, nelle proprie chiese, nei luoghi che raccontano e costituiscono l’identità di una popolazione” ha sottolineato Monsignor Renato Boccardo, Arcivescovo di Spoleto-Norcia e Presidente CEU.

Il seminario è stato aperto dall’assessore Bartolini e da Alberto Naticchioni, amministratore unico della Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica: “Parlare di trasparenza ed anticorruzione è sempre molto importante – ha dichiarato Naticchioni -. L’Italia negli ultimi anni ha accresciuto la propria consapevolezza. L’ultimo Indice di Percezione della Corruzione (CPI) di Transparency International fotografa un’Italia migliore, posizionando il nostro Paese al 54° posto nel mondo su 180 Paesi, con un incremento di 6 posizioni sull’anno precedente. La Pubblica Amministrazione e i cittadini devono continuare ad impegnarsi per affermare una cultura dell’integrità morale e combattere la corruzione, un male che ogni anno ci fa perdere, secondo le recenti stime diffuse da un noto settimanale, 236,8 miliardi di ricchezza, circa il 13 per cento del prodotto interno lordo. Non solo, la corruzione crea anche disparità di trattamento tra i cittadini. Per sensibilizzare su questo tema la Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica organizza, continuamente, attività formative. La giornata di oggi, voluta dalla presidente Marini e dall’assessore Bartolini, rappresenta un ulteriore elemento di riflessione al quale abbiamo aderito con orgoglio e soddisfazione e in perfetta collaborazione con il Comune di Spoleto”.

Il tema relativo alla gestione dell’emergenza e della ricostruzione post-sisma 2016 è stato affrontato da Alfiero Moretti, direttore infrastrutture e territorio della Regione Umbria. “Alla luce degli eventi sismici del 2016 – ha detto l’architetto Alfiero Moretti – la Regione Umbria ha dimostrato di non brancolare nel buio e di essere stata capace di affrontare una vasta e complessa situazione di emergenza facendo tesoro delle esperienze passate come, ad esempio, dotandosi per tempo di strutture idonee quali il Centro Regionale di Protezione Civile di Foligno e il deposito dei beni culturali di Santo Chiodo di Spoleto. I numeri dell’emergenza – 55 aree di accoglienza in 11 comuni, 2500 posti letto, 315.000, 85 organizzazioni di volontariato e 2044 volontari impegnati sul campo, 752 SAE e 68 MAPRE realizzati, 45.858 verifiche di agibilità negli edifici in 78 comuni, rimozione del 94% delle macerie, 2200 nuclei familiari ancora in autonoma sistemazione, 122 attività economiche delocalizzate in strutture temporanee – testimoniano il buon lavoro fatto fino ad oggi ma evidenziano anche la necessità di continuare ad operare per prevenire gli effetti distruttivi del terremoto nella consapevolezza che viviamo in una zona altamente sismica. Per questo motivo – ha aggiunto Moretti – la ricostruzione post sisma 2016 non può prescindere dalla garanzia della legalità e della qualità, valori fondanti del nostro operato e non meri appesantimenti burocratici”.