Legge regionale su ricostruzione: Spoleto chiede modifiche

Consiglieri comunali sottoscrivono documento in merito al trattamento normativo di Spoleto nel disegno di legge regionale per la ricostruzione

Nel corso della seduta del Consiglio Comunale di giovedì 11 ottobre è stato sottoscritto da tutti i consiglieri, un documento, indirizzato alla Regione dell’Umbria, in merito al pubblicando disegno di legge dal titolo“Norme per la ricostruzione delle aree colpite dagli eventi sismici  del 24 agosto, 26 e 30 ottobre 2016 e successivi. Modificazioni ed integrazioni a leggi regionali”.

Nel documento, che si riporta integralmente, si chiede la modifica sia del Titolo I – articolo 2 – allo scopo di far rientrare Spoleto tra i comuni per i quali sono previste deroghe urbanistiche utili a velocizzare l’iter burocratico della ricostruzione – sia del Titolo II – articolo 5 che, anche se fa rientrare Spoleto nel Masterplan per lo Sviluppo della Valnerina, pone alla città del Festival limitazioni giudicate irrazionali.

 
Alla Presidente della Regione Umbria
Catiuscia Marini
Al Presidente Assemblea Legislativa dell’Umbria
Donatella Porzi
Al Presidente della Seconda Commissione Consiliare Permanente
Eros Brega

Disegno di legge regionale: “Norme per la ricostruzione delle aree colpite dagli eventi sismici  del 24 agosto, 26 e 30 ottobre 2016 e successivi. Modificazioni ed integrazioni a leggi regionali”
Disposizioni in merito al trattamento normativo della Città di Spoleto
Il 16 ottobre 2018 sarà presentato al Consiglio Regionale il Disegno di legge “Norme per la ricostruzione delle aree colpite dagli eventi sismici  del 24 agosto, 26 e 30 ottobre 2016 e successivi. Modificazioni ed integrazioni a leggi regionali” per la sua definitiva approvazione.

In merito al testo del disegno di detta legge regionale il Comune di Spoleto è intervenuto nell’audizione svoltasi nel mese di agosto chiedendo di apportare delle modifiche al Titolo I art. 2  – Finalità ed ambito di applicazione –  ed al Titolo II art. 5 – Politiche per lo sviluppo e coordinamento con le attività della ricostruzione -.
Per quanto all’art. 2, il Comune di Spoleto viene inspiegabilmente escluso dai comuni (Norcia, Cascia, Preci e Monteleone di Spoleto) per i quali trovano applicazione le disposizioni che permettono di avere deroghe urbanistiche che velocizzerebbero l’iter burocratico delle pratiche che risulta essere la parte più complicata di questa ricostruzione. Il territorio colpito dagli eventi e rientrante nel Comune di Spoleto:
è di gran lunga il più popolato tra quelli del c.d. cratere ed è anche il più diffuso sul territorio, ha un numero di esiti B, C ed E molto alto (ad oggi, circa 1500);
l’economia locale ha risentito enormemente dei danni diretti ed indiretti dovuti al sisma, con particolare riferimento alle strutture turistico-ricettive presenti sul territorio.
Per quanto sopra l’Amministrazione Comunale propose la  modifica dell’articolo aggiungendo la Città di Spoleto.
Per quanto all’art. 5, Spoleto è stato anche escluso dal MSV (Masterplan per lo Sviluppo della Valnerina), il «documento di indirizzo pluriennale» con cui la giunta regionale, «nell’ambito del partenariato economico e sociale», definirà linee di indirizzo, programmi triennali e misure di attuazione per sostenere il tessuto economico e produttivo dell’area terremotata.

Ancora una volta lascia allibiti che tale piano non ricomprenda il Comune di Spoleto, in quanto:
la contingenza del territorio comunale con la Valnerina;
la propria mobilità (dolce e non) che non può essere slegata da quella della Valnerina, basti pensare alla pista ciclabile Spoleto-Norcia;
gli interessi delle molteplici aziende che sono fortemente collegati alla Valnerina, e viceversa;
la contiguità socio-culturale della popolazione con quella della Valnerina.
Poiché l’obiettivo che si è sempre sostenuto di voler perseguire è “quello di realizzare non soltanto la ricostruzione fisica degli edifici, ma anche quella sociale ed economica di tutta l’area coinvolta”, non vi è dubbio alcuno che detta area non possa non comprendere, per ragioni sociali e storiche, la Città di Spoleto così duramente colpita ed in merito alla quale sembra inevitabile l’adozione di uno stesso strumento strategico. L’inserimento del Comune di Spoleto nel citato masterplan coglie l’occasione di riqualificazione del territorio e degli insediamenti, dal “punto di vista paesaggistico e della sostenibilità ambientale, nonché di valorizzazione delle attività economiche, specie quelle che connotano il territorio stesso e ne rappresentano le maggiori qualità”, come rilevato anche dalla  Presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, in apertura dei lavori del “tavolo sisma” dell’11 luglio 2018.

Detto disegno di legge è stato licenziato dalla Seconda Commissione Consiliare Permanente, presieduta dal presidente Eros Brega, nella scorsa settimana e con 5 voti contrari è stata  respinta l’inclusione del Comune di Spoleto nell’art. 2 – deroghe agli strumenti urbanistici – mentre lo stesso è stato inserito nell’ art. 5 – Masterplan per lo Sviluppo della Valnerina  – anche se con delle limitazioni irrazionali.

Il Sindaco di Spoleto
UMBERTO DE AUGUSTINIS

I Consiglieri comunali
MARIA ELENA BECECCO, SANDRO CRETONI, ANTONIO DI CINTIO, CARLA ERBAIOLI, GIAMPAOLO FAGOTTO FIORENTINI, ILARIA FRASCARELLI, RICCARDO FEDELI, CAMILLA LAURETI, STEFANO LISCI, CESARE LORETONI, MARIO MANCINI, DAVID MILITONI, MASSIMILIANO MONTESI, MARINA MORELLI, STEFANO POLINORI, DEBORA POMPILI, GIANMARCO PROFILI, STEFANO PROIETTI, ROBERTO RANUCCI, LUIGINA RENZI, PAOLA VITTORIA SANTIROSI, ROBERTO SETTIMI, MARCO TRIPPETTI, FILIPPO UGOLINI