Spoleto, Maran: prosegue la trattativa

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Esuberi e uscite volontarie i nodi principali della trattativa

Settantaquattro esuberi,  con decurtazione dello stipendio del 15% per quattro anni e incentivo per chi esce volontariamente dall’azienda (tre mensilità). Questi i punti chiave della trattativa tra Hoist e i sindacati per il futuro della Maran.

Dopo il summit di giovedì al ministero del lavoro, i sindacati hanno convocato l’assemblea dei lavoratori nell’area del verde attrezzato di Baiano per fare il punto della situazione, riferendo che la sede di Catanzaro della Maran sarà subaffittata con la dote della commessa Enel e, dunque, a Spoleto, si potrebbe arrivare a 74 licenziamenti (a fronte dei 107 iniziali) con un taglio dello stipendio del 15% per quattro anni (a fronte di un taglio del 20% per due anni).

Ancora nulla è chiuso, però, tanto che già lunedì e martedì sono in programma altri due incontri.

Da discutere ancora anche l’incentivo per i lavoratori che decideranno volontariamente di uscire dal gruppo e a cui Hoist ha proposto tre mensilità di stipendio.

Per chi perderà il posto, poi, c’è l’ipotesi monitoraggio, per poter riassumere un domani i lavoratori, se l’azienda potrà, mentre la Regione ammortizzerà tramite voucher formativi, microcredito e incentivi al reimpiego.

Niente di definitivo, dunque, anche se la strada verso l’accordo, ormai, non è poi così lunga.