Spoleto, crisi del Teatro Lirico in consiglio regionale: “Regione non può ripianare debiti”

Nella sessione Question time della seduta odierna dell’Assemblea legislativa, il consigliere regionale Claudio Ricci (Misto/RP-IC) ha interrogato l’assessore Fernanda Cecchini per conoscere la
situazione “artistico, gestionale e finanziario del Teatro Lirico Sperimentale, alla luce delle discrasie economiche e di uno stato di crisi dell’Istituzione culturale che potrebbero determinare problemi per gli artisti e i mestieri dello spettacolo dal vivo”.

Illustrando l’atto in Aula Ricci ha spiegato che dalla “comunicazione istituzionale e sindacale emerge un quadro negativo economico, valutabile in circa 480mila euro, con la necessità quindi di aggregare, per questa istituzione di eccezionale valore culturale e di ampia unicità artistica, maggiori risorse anche afferenti al bilancio della Regione. Anche perché ogni replica impegna circa 120 persone tra occupati diretti e indiretti. Si tratta quindi di una attività di promozione culturale, turistica e anche di valorizzazione dell’immagine della Regione Umbria, oltre che della città di di Spoleto”.

L’assessore Cecchini ha risposto che “la Regione da tempo sta lavorando per aiutare il Teatro Lirico Sperimentale, anche in sintonia Comune di Spoleto. Ma questo sforzo va incanalato nella modalità giusta. Non ci possono essere associazioni o Enti che a prescindere dalle entrate certe predispongono i propri bilanci e una Regione che poi interviene a risolvere o ottimizzare i bilanci. Le risorse che mette a disposizione la Regione sono per lo svolgimento di attività. Proprio per la consapevolezza dell’eccezionale valore culturale e dell’unicità artistica del teatro
sperimentale, nel 2017 la Regione ha erogato al teatro lirico 241 mila euro: 60mila come contributo per la seconda fase della digitalizzazione del patrimonio, 91mila come contributo della legge 17 per il sostegno delle attività artistiche, 90mila dalle risorse messe a disposizione del Mibact per le regioni del terremoto. 241 mila euro che corrispondono al 17 per cento
di tutte le risorse generaliste 2017 di cui dispone la Giunta. Uno dei problemi che ha avuto il Teatro stabile è quello di non poter accedere ai bandi per la formazione, che in questa fase non ci sono. Siamo in contatto con i diversi dipartimenti della Regione per capire se c’è la possibilità di individuare soluzioni che rappresenterebbero entrate non annuali certe, ma
legate alle disponibilità del momento. In questa fase, comunque, a favore del Teatro lirico la Giunta ha predisposto un contributo di 120mila euro relativo alla legge 17, e un contributo straordinario di 80mila euro previsto nell’assestamento di bilancio per ciascun anno 2018, 2019 e 2020. Nel 2018, dunque, è previsto un apporto di 200mila euro per l’attività ordinaria. E
questo al netto di attività aggiuntive, come speriamo possano essere alcune risorse messe a disposizione dal Ministero per le regioni terremotate, anche se quel budget è stato ridimensionato e quindi saranno ridimensionati anche i sostegni ai singoli”.

Ricci, nella sua replica, ha preso atto “dell’attenzione della Giunta sul tema. Mi auguro che possa essere costante, come nell’assestamento di bilancio 2018-2020”.