Silenzio elettorale tra video imbarazzanti e santini whatsapp

Ieri sera a mezzanotte si è conclusa una delle campagne elettorali più veloci degli ultimi tempi.

Sicuramente l’eccezionalità dell’evento, previsto per il prossimo anno, ha sicuramente complicato un pò i piani degli schieramenti, anche se in ogni caso sarebbe stato auspicabile arrivare al fatidico giorno con un progetto partito da lontano piuttosto che messo insieme in ogni caso all’ultimo minuto.

I colpi di scena si sono aperti proprio con uno degli schieramenti più attesi. Le 5Stelle infatti si sono chiamate clamorosamente fuori quando, in forza del lusinghiero risultato del 4 marzo, tutti si aspettavano fuochi e fiamme.

A distanza di mesi non c’è ancora una motivazione credibile alla debacle grillina, a cui fa eco il laconico e surreale invito di Lucidi che chiama al voto il popolo pentastellato lasciandolo, bontà sua, libero di scegliere. Dopo aver ringraziato il Senatore di tanta magnanimità, continuiamo a chiederci dov’era quando la lista che avrebbe dovuto rappresentare lo stesso simbolo che gli ha permesso di diventare senatore per la seconda volta veniva inspiegabilmente cancellato dalla corsa elettorale.

Per il resto abbiamo assistito ad una ex giunta Cardarelli disseminata nei tre schieramenti che si contenderanno probabilmente almeno l’ingresso al ballottaggio, segno che si trattava di una giunta non proprio così coesa come si voleva far sembrare.

Poi c’è da registrare lo stallo in cui si sono travati destra e sinistra per settimane prima di trovare la quadra  su due nomi che ora campeggiano 3 metri per 4 sulle vele motorizzate che hanno intasato in questi ultimi giorni le strade cittadine già bloccate da casuali rifacimenti d’asfalto.

Hanno resistito, anche se ridotti al lumicino, i manifesti elettorali, calati di almeno un 70%, mentre è andata come al solito fortissima la TV.

New entry, oltre gli ormai consolidati social, anche i santini targati whatsapp, una novità di cui immagino tutti avremmo fatto volentieri a meno. ma, come da sempre, tutti i mezzi sono buoni per strappare un voto.

I social, su tutti facebook, hanno veicolato decine di immagini, santini, slogan compresi molti video, alcuni dei quali, sopratutto in questi ultimi giorni, piuttosto imbarazzanti.

La spettacolarizzazione della politica è ormai il credo che dobbiamo continuare a subire, nè ovviamente è un fenomeno locale, visto che un ex segretario politico ha impedito al suo Partito di partecipare alle trattative per un nuovo governo pontificando da un programma televisivo in prima serata RAI.

Comunque ormai i giochi sono fatti, anche se immaginiamo ancora tutti al lavoro fino all’ultimo per accaparrarsi anche l’ultimo indeciso.

A noi non resta che augurare a tutti i contendenti il tradizionale “vinca il migliore”, con la consapevolezza che, finiti gli slogan e i proclami, per rimettere in piedi questa città chiunque esso sia, dovrà farsi davvero un gran bel culo.