Fotoromanzo della Valnerina: Moreno sarà don Pietro

Ha guidato lo scuolabus per tre generazioni di studenti, ma ora si fa parroco

A dir la verità qualche avvisaglia della vocazione di Moreno Baccarelli c’era già stata. Era già nei panni di un frate nella breve apparizione nel film girato proprio ad Arrone “Padre Pio” accanto a Castellitto. Soprattutto però ha assolto per un decennio al ruolo di San Giuseppe nel presepe vivente che ogni anno si fa in paese e che attira tanti visitatori. Maria e il Bambino cambiavano ogni anno, lui invece no. Per anni e anni sempre davanti alla mangiatoia al freddo e al gelo. Con questi precedenti era da aspettarselo che proprio lui fosse scelto per il ruolo di Don Pietro nel fotoromanzo che sarà pubblicato da Grand Hotel.

Rimane il problema del codino. Dovrà tagliarlo o no ? Perché, almeno da queste parti, non è tanto usuale vedere un prete con il codino. Nel copione, scritto da Morando Morandini jr., Don Pietro è descritto come un prete “di origine contadina, buono ed energico, temperamento forte”. Al codino non si fa cenno. E così Moreno Baccarelli, insieme a Sestilia ed altri, è un ulteriore co-protagonista “indigeno” del fotoromanzo.

Moreno nella Valnerina ternana è molto conosciuto perché per una trentina di anni ha guidato lo scuolabus portando in giro praticamente tutti tra Arrone, Polino e Buonacquisto. Ora, con Grand Hotel, vuole dare una mano a portare tutta la Valnerina ternana in giro per l’Europa. Costi quel che costi, persino il codino.