Spoleto, Emili e Cretoni: “Rischiamo definitivo isolamento ferroviario”

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Pubblichiamo l’intervento dei consiglieri comunali di opposizione Giampaolo Emili (lista civica Due Mondi) e di Alessandro Cretoni (Forza Italia) che lanciano l’allarme sul futuro dei collegamenti ferroviario di Spoleto, già particolarmente carenti. La forte preoccupazione deriva dai progetti di Fs di utilizzare la linea Ferroviaria centrale umbra della Regione per potenziare la tratta Perugia-Roma. La linea in questione taglia l’Umbria da Todi e raggiunge Terni, per questo c’è la paura che Spoleto ma anche Foligno, non toccate dalla Ferrovia centrale umbra, possano rimanere isolate nei collegamenti verso la capitale.

Leggiamo con stupore le dichiarazioni dell’amministratore delegato di Ferrovie dello Stato, Dott. Mazzoncini iin base alle quali sarebbe in atto un progetto per potenziare la Fcu (Ferrovia Centrale Umbra), appena acquisita da Ferrovie dello Stato al fine di  velocizzare i collegamenti da Perugia a Roma.

Questo collegamento però, contrariamente a quelle che dovrebbero essere le normali logiche di sviluppo di una regione e alla volontà del Cipe, non passa per la Orte-Falconara ma sulla linea Fcu appunto, parallela al percorso stradale della E45. Tutto questo in barba a quanto previsto dal progetto del raddoppio ferroviario della Terni-Spoleto-Campello, che consentirebbe il potenziamento della Orte-Falconara già inserita tra le priorità del Ministero e in parte finanziata dal Cipe.

Ovvero un progetto (approvato) volto a potenziare l’unica tratta trasversale dell’Italia centrale, che mette in collegamento Il Tirreno con l’Adriatico e conseguentemente i due porti di Civitavecchia e Ancona Falconara. Un progetto storico ma che ancora oggi è attuale.

La cosa che ci fa cadere dalla seggiola è il silenzio assordante di tutti i livelli delle istituzioni locali che denotano, nella migliore delle ipotesi, la mancanza di visione e confermano la incapacità di progettare il futuro di una regione o meglio di un territorio. O peggio ancora sarebbe se avessero solo la visione per una parte di territorio a loro nota. Tutto questo, probabilmente,potrebbe essere la conseguenza delle strategie dei nostri rappresentanti istituzionali, che si sono accordati per la Macroregione.

Di fatto dichiarando la definitiva estinzione dell’Umbria e lasciando in uno stato di abbandono quel territorio con le maggiori ricchezze artistiche, storiche e paesaggistiche. Resterebbero infatti isolati i territori di Spoleto, Valnerina, Trevi, Foligno, Spello e parzialmente isolata l’area di Assisi e Sant’Egidio dove è l’aeroporto.

Nel segno della disperazione e nel profondo senso di smarrimento che tutto ciò ci provoca, invitiamo a far sentire la propria voce, tutti i cittadini e tutti coloro che hanno la facoltà di difendere un legittimo interesse di tutta l’Umbria. Diversamente, saranno ricordati come coloro che hanno volontariamente e scientificamente seppellito un tesoro