Spoleto, Rifondazione comunista in piazza Vittoria per la raccolte firme

 

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Sabato 18, dalle ore 17.00, il circolo di Spoleto di Rifondazione Comunista – Sinistra Europea allestirà ancora una volta in Piazza della Vittoria un banchetto per la raccolta firme referendarie. Come già avvenuto nelle scorse settimane in collaborazione con il Comitato per il NO alla revisione della Costituzione di cui il circolo cittadino del PRC fa parte, verranno raccolte le firme sui tre referendum contro la revisione della Costituzione voluta dal governo Renzi e su quello contro la legge elettorale “Italicum”.

Questa volta sarà inoltre possibile firmare anche per la richiesta dei tre referendum contro il Job Act promossi dalla CGIL e sulla legge di iniziativa popolare sulla Carta dei diritti universali del lavoro. Riportiamo di seguito una breve descrizione di queste ultime iniziative.

– Licenziamento illegittimo. Il referendum vuole ripristinare un principio di giustizia: la possibilità per il giudice di ordinare il reintegro nel posto di lavoro nel caso di licenziamento illegittimo.

– Il secondo referendum riguarda la responsabilità solidale negli appalti: si vuole ripristinare un principio secondo cui il lavoratore ha diritto a ricevere il pagamento della retribuzione e della contribuzione e se non vi ottempera il suo datore di lavoro, deve farlo il committente.

– Il terzo quesito referendario ha ad oggetto l’abrogazione del lavoro accessorio o tramite voucher che è divenuto la modalità per coprire e legittimare il lavoro nero, abusivo e irregolare.

– Carta dei diritti universali del lavoro La legge di iniziativa popolare promossa dalla CGIL vuole essere una legge di rango costituzionale, che si misura con il cambiamento intervenuto nel mondo del lavoro che oggi vede molte disuguaglianze, discriminazioni e divisioni.

Oggi la separazione tra garantiti e non garantiti assume tante sfumature, la contrattazione inclusiva può dare delle risposte ma ci sono diritti soggettivi che vanno resi universali ed indisponibili alle deroghe e soprattutto estesi a tutti. Occorre una nuova legge che rovesci l’idea che sia l’impresa che rappresenta il soggetto più forte a determinare le condizioni di chi lavora, cioè del soggetto più debole. Il Nuovo Statuto di tutte le lavoratrici e di tutti i lavoratori, vuole essere una legge che riunifica il mondo del lavoro rendendo esigibili da tutti i diritti fondamentali del lavoro, siano lavoratori dipendenti, autonomi o altro. Invitiamo chi ancora non lo avesse fatto di venire sabato a firmare, avvertendo che i tempi per la raccolta su revisione costituzionale e Italicum sono in scadenza.