Riflessioni su Spoleto da un cittadino innamorato della secchezza del Tessino

spoleto_04Riflessioni su Spoleto da un cittadino innamorato della secchezza del Tessino

Riceviamo e volentieri pubblichiamo una riflessione di Aristippo sulla nostra città
 
A Spoleto da un cittadino innamorato della secchezza del Tessino.
In qualità di cittadino contribuente, voglio dire la mia in merito ai due anni di amministrazione del Sindaco Cardarelli.
Spoleto come dice un illustre spoletino” un organismo complesso in cui straordinari monumenti si immergono nell’ordinario delle abitazioni”.  ma è anche una realtà, che si è andata formando, con il tempo. Persone che ci hanno sofferto e gioito hanno costruito pezzo per pezzo, quella che i tecnici chiamano ” edilizia minore”.
Ecco io voglio porre la mia attenzione sull’ ordinario e sul minore. Cioè tutto quello che fa parte della mia memoria. Vicoli, Scalini in vertiginosa discesa, Piazze e Piazzette, l’Eremo di san Leonardo ( ancora abitato alla metà del secolo scorso, oggi ridotto in un mucchio di sassi) il Fortilizio dei Mulini altro mucchio di sassi, i Lavatoi pubblici in via delle felici, in via delle mura, presso porta san Matteo, testimonianze di un modo di vivere che non è poi così lontano, il completo abbandono in cui versa l’ex monastero della Stella visibile da piazza Garibaldi, alcune residenze private, ultima in ordine di tempo il palazzo Zacchei Travaglini.
” la memoria è un elemento essenziale di ciò che ora si chiama identità” Jacques Le Goff. 
L’identità della memoria tramite la quale dobbiamo promuovere, fra le nuove generazioni, la conoscenza del nostro passato, per favorire la costruzione del loro futuro.
Nell’orizzonte politico di questa amministrazione questi elementi storici sembrano non avere alcun rilievo. Sono vissuti come una condizione limitativa, come una sorta di impedimento, dalla quale si liberano se gli stessi assumono un prezzo, cioè possono diventare merce, con la quale fare affari. La Rocca, il Ponte delle Torri, il teatro Romano, il Teatro Nuovo.
A questi personaggi politici, che hanno avuto un consenso popolare inferiore al trenta per cento, meno di tre cittadini su dieci, sembra non interessare la conservazione di questo patrimonio. La Loro linea amministrativa è basata su ” purtroppo non ci sono i soldi”.
Questo patrimonio sta scomparendo nell’incuria e Loro pensano al bilancio. 
“Chi striscia non inciampa mai”. 
Per questi funamboli della politica la cultura si ferma al Carnevale, a don Matteo, alla Corsa dei Vaporetti, e a qualche cena (sotto le stelle).
Joseph M. W. Tarner venne a Spoleto nel 1819 per fare le scenografie di don Matteo.
Virgilio, Properzio, Byron, Carducci, tutti venuti e interessati al Carnevale.
Luigi Pirandello nel 1924 venne a Spoleto per la prima della Corsa dei Vaporetti.
Michelangelo per la cena sotto le stelle.
Questi personaggi sono venuti a Spoleto perchè la sapevano ” nobile e celeberrima”  (Giovanni Giacomo Grosser).
” Di Spoleto amo tutto questo e la secchezza del Tessino ” 
Un sentito grazie ai Nostri Antenati

8 Responses

  1. COME LA PUBBLICITA’ E’ L’ANIMA DEL COMMERCIO, COSI’ IL TURISMO E’ L’ANIMA DI UNA CITTA’.
    LA MANUTENZIONE DI UNA CITTA’ PASSA ANCHE DAGLI INTROITI CHE CI LASCIANO I VISITATORI, SPECIE QUANDO LE CASSE DEI COMUNI SONO VUOTE COME GUSCI DI NOCI.
    NON SNOBBIAMO DON MATTEO,SPOLETO E’ CONOSCIUTA GRAZIE AL FESTIVAL, MA ANCHE DAL”FILMETTO” DON MATTEO, CHE TANTI COMUNI CI INVIDIANO.

  2. COME LA PUBBLICITA’ E’ L’ANIMA DEL COMMERCIO, COSI’ IL TURISMO E’ L’ANIMA DI UNA CITTA’.
    LA MANUTENZIONE DI UNA CITTA’ PASSA ANCHE DAGLI INTROITI CHE CI LASCIANO I VISITATORI, SPECIE QUANDO LE CASSE DEI COMUNI SONO VUOTE COME GUSCI DI NOCI.
    NON SNOBBIAMO DON MATTEO,SPOLETO E’ CONOSCIUTA GRAZIE AL FESTIVAL, MA ANCHE DAL”FILMETTO” DON MATTEO, CHE TANTI COMUNI CI INVIDIANO.

  3. Caro Filippo è anche grazie al turismo se ci si può permettere di fare manutenzione ai monumenti…e il turismo cresce se ci sono iniziative che fanno conoscere il nostro territorio al grande pubblico.in un momento in cui comuni e regioni nn hanno piu un euro,per mille ragioni,il turismo in minima parte può aiutare.ecco perché anche Don matteo…2
    .

  4. Caro Filippo è anche grazie al turismo se ci si può permettere di fare manutenzione ai monumenti…e il turismo cresce se ci sono iniziative che fanno conoscere il nostro territorio al grande pubblico.in un momento in cui comuni e regioni nn hanno piu un euro,per mille ragioni,il turismo in minima parte può aiutare.ecco perché anche Don matteo…2
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  5. caro Vittorio ce vole che te metti d’accordo . nulla in contrario e poi benedici don Matteo.
    pero voglio precisare, forse non mi sono spiegato.
    A me interessa la Città, la sua manutenzione.
    la muffa non mi compete, è proprio quella che voglio eliminare dai cervelli di chi ci amministra e dai nostri monumenti.
    Del turismo non me ne frega niente.

  6. caro Vittorio ce vole che te metti d’accordo . nulla in contrario e poi benedici don Matteo.
    pero voglio precisare, forse non mi sono spiegato.
    A me interessa la Città, la sua manutenzione.
    la muffa non mi compete, è proprio quella che voglio eliminare dai cervelli di chi ci amministra e dai nostri monumenti.
    Del turismo non me ne frega niente.

  7. Nulla in contrario per carità,ma nonostante la presenza di questi illustri uomini di cultura la nostra città è rimasta nei secoli un piccolo centro di provincia,bellissimo ma come ce ne altri specialmente nel centro Italia con opere d arte favolose.per cui se la conoscenza della nostra città al grande pubblico passa anche per un filmetto come Don Matteo,ben venga.mi sembra che dal punto di vista del turismo nn c è stata mossa piu azzeccata.o vogliamo rimanere per sempre ingabbiati nella solita muffa… anche questa è cultura.siamo spoletini,critichiamo negativamente ogni cosa,nn ci meritiamo nulla

  8. Nulla in contrario per carità,ma nonostante la presenza di questi illustri uomini di cultura la nostra città è rimasta nei secoli un piccolo centro di provincia,bellissimo ma come ce ne altri specialmente nel centro Italia con opere d arte favolose.per cui se la conoscenza della nostra città al grande pubblico passa anche per un filmetto come Don Matteo,ben venga.mi sembra che dal punto di vista del turismo nn c è stata mossa piu azzeccata.o vogliamo rimanere per sempre ingabbiati nella solita muffa… anche questa è cultura.siamo spoletini,critichiamo negativamente ogni cosa,nn ci meritiamo nulla

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