Hot Anthology alla Sala Pegasus: Pietro Biondi legge Philip Roth – II e III parte

biondi_pietro_pic2Giovedì 26 e venerdì 27 novembre ore 19 alla Sala Pegasus seconda e terza parte della lettura di Pietro Biondi del romanzo breve “L’animale Morente” di Philip Roth.

Si tratta del primo appuntamento con la serie di letture di “Hot Anthology”, aperitivi letterari dedicati alla lettura di celebri pagine della narrativa e della poesia erotica, a cura dell’Associazione Teodelapio. Pietro Biondi racconta l’ossessione amorosa del professor David Kepesh, protagonista del romanzo breve “L’animale Morente” di Philip Roth, ultimo tassello del trittico dedicato al personaggio del Professore, personaggio emblematico del mondo espressivo di Philip Roth. Lo spettacolo è consigliato ad un pubblico adulto.

Il programma di Hot Anthology prosegue giovedì 3 dicembre sempre alle ore 19 con Anna Leonardi che legge “Miss Harriet”, novella di Guy de Maupassant.

All’interno della straordinaria cornice della Sala Pegasus si tiene una singolare antologia – spiegano gli organizzatori – “di letteratura segretamente erotica; arbitraria e lacunosa, come tutte le antologie, e ancor di più, perché rispondente unicamente ai gusti ed alle scelte dei lettori che vogliono soltanto testimoniare e diffondere il loro amore per le parole che, come sosteneva Pindaro già nel quinto secolo A. C., “hanno vita più lunga dei fatti. Hot anthology, non hard anthology e dunque : niente voglia di scandalo o di suscitare  penose pruderie. Niente “ Delta di Venere”, niente “ Tropico del cancro”, niente  letteratura di genere, ma le grandi pagine della grande letteratura europea, che spesso parlano d’altro, e che sottotraccia vibrano di un erotismo sottile e profondo,  ben più coinvolgente di qualunque esplicita provocazione voyeuristica. La forza sempre misteriosa della parola a confronto con la perentoria evidenza. Un’inedita versione del piacere, che sorge dal piacere primario della lettura. Un’esplorazione nel mondo della passione, raccontata da chi ne può parlare perché ne ha fatto personale esperienza, in quanto soffre la passione della scrittura”.