Caso Tubercolosi, la gente si chiede: “ma il medico di famiglia che non se n’è accorto non è responsabile?”

tuberCaso Tubercolosi, la gente si chiede:  “ma il medico di famiglia che non se n’è accorto non è responsabile?”

Il caso della tubercolosi contratta da una ragazzina di una scuola elementare si arricchisce di un nuovo episodio, ovvero la denuncia di un gruppo di genitori nei confronti della scuola.

Finalmente tra i commenti però, arriva qualcuno che,  come diceva l’allenatore della Roma, riporta la chiesa al centro del villaggio.

Per uscire dalle metafore, insomma c’è qualcuno che si domanda : ma per caso la responsabilità non sarà del medico che non ha capito la malattia della bambina? . Ecco il commento al nostro articolo :

“Perchè nessuno chiede chiarimenti al medico curante della bambina colpita dalla TBC che non ha capito la malattia della piccola? In fondo lui è stato quantomeno superficiale!!!!!! La scuola che cosa c’entra, non ha alcuna competenza in materia…..le diagnosi devono farle i medici non i dirigenti, o gli insegnanti, o il personale ausiliario!!!!! Ognuno si prenda le responsabilità che gli spettano!!!!!!

Non a caso alcuni insegnanti hanno firmato una lettera recapitata all’assessore regionale alla Sanità Luca Barberini, nella quale chiedono di reintrodurre il certificato medico post malattia. In questo caso  probabilmente il medico curante sarebbe stato meno leggero di quanto accaduto e avrebbe sicuramente posto più attenzione prima di autorizzare il ritorno a scuola della bambina.

Insomma una vicenda che sicuramente avrà ancora altri colpi di scena, nella speranza che serva da esempio per il futuro, ma che sopratutto serva ad individuare i veri responsabili, evitando magari ritorsioni, come in questo caso, verso l’anello più debole della catena e ci permettiamo di dire, anche quello con meno responsabilità, come giustamente espresso nel commento su riportato.

F.R.