Spoleto, scomparso Giuseppe Curti. Era impiegato comunale all’ufficio del turismo

Il cordoglio del sindaco Cardarelli

È scomparso a Spoleto Giuseppe Curti, dipendente regionale dal 1978 e dal 2002 dipendente comunale. Curti lavorava attualmente all’ufficio del Turismo e si occupava di vigilanza e classificazione alberghiera. Era esperto di elaborazione statistica dei flussi turistici.

A lui va il cordoglio del sindaco Cardarelli che, tramite nota stampa, ha detto: «Voglio esprimere il più personale cordoglio e quello dell’intera Amministrazione per la scomparsa di Giuseppe Curti, un prezioso collaboratore dell’ufficio del Turismo che ha sempre svolto il suo lavoro con passione e competenza. Curti era soprattutto una persona dotata di straordinaria umanità e generosità. Alla famiglia giungano sentimenti di cordoglio e vicinanza.»

4 Responses

  1. oggi pomeriggio ho ricevuto una mail inviata dallo IAT alla mia struttura ricettiva…

    dalla semplice intestazione ho percepito una notizia tanto incredibile e sconvolgente, quanto inattesa…
    il classico fulmine a ciel sereno…

    non potevo credere ad una cosa del genere…

    ho telefonato e ho avuto la triste conferma…

    Pino Curti era un uomo gioviale, intelligente, competente, sempre pronto a darti informazioni e/o a risolvere i problemi…

    la prima volta che ho aperto la mia struttura, l’ho chiamato disperato e gli ho detto:
    Pino, non capisco niente con questo benedetto programma, aiutami…”

    e lui con la sua solita risata, mi ha seguito passo passo ed in pochi minuti mi era tutto chiaro…

    l’avevo sentito a metà ottobre per la denuncia dei prezzi 2015: era incasinato ma allegro come sempre, e nonostante gli impegni che aveva, mi ha aiutato a mettere tutto a posto in pochi minuti…

    mi mancherà, sembra ovvio, mi mancherà…

    ma ciò che mi rattrista non è (solo) il fatto triste e doloroso in sè, ma com’è avvenuto…

    penso ai suoi ultimi momenti, penso che se ne è andato in un silenzio assordante, senza che nessuno (nè familiari nè amici) se ne accorgesse… se non quando non sì è presentato in ufficio il giorno in cui sarebbe dovuto rientrare dalle ferie…

    10 gg…
    10 gg in cui lui è rimasto lì, senza vita, nel suo letto, col piumone tirato fino alla testa, da solo…

    com’è possibile, mi chiedo?

    il mio “mea culpa” non basta a placare il mio dolore, la mia rabbia…

    mi sento un pò più piccolo, pensando a cosa avrei potuto fare e dirgli, in tante occasioni… ed in tante altre…

    un altro Amico se ne è andato, ed io mi sento, un pò più solo, un pò più rassegnato…

    Addio, Amico mio

    Antonio

  2. oggi pomeriggio ho ricevuto una mail inviata dallo IAT alla mia struttura ricettiva…

    dalla semplice intestazione ho percepito una notizia tanto incredibile e sconvolgente, quanto inattesa…
    il classico fulmine a ciel sereno…

    non potevo credere ad una cosa del genere…

    ho telefonato e ho avuto la triste conferma…

    Pino Curti era un uomo gioviale, intelligente, competente, sempre pronto a darti informazioni e/o a risolvere i problemi…

    la prima volta che ho aperto la mia struttura, l’ho chiamato disperato e gli ho detto:
    Pino, non capisco niente con questo benedetto programma, aiutami…”

    e lui con la sua solita risata, mi ha seguito passo passo ed in pochi minuti mi era tutto chiaro…

    l’avevo sentito a metà ottobre per la denuncia dei prezzi 2015: era incasinato ma allegro come sempre, e nonostante gli impegni che aveva, mi ha aiutato a mettere tutto a posto in pochi minuti…

    mi mancherà, sembra ovvio, mi mancherà…

    ma ciò che mi rattrista non è (solo) il fatto triste e doloroso in sè, ma com’è avvenuto…

    penso ai suoi ultimi momenti, penso che se ne è andato in un silenzio assordante, senza che nessuno (nè familiari nè amici) se ne accorgesse… se non quando non sì è presentato in ufficio il giorno in cui sarebbe dovuto rientrare dalle ferie…

    10 gg…
    10 gg in cui lui è rimasto lì, senza vita, nel suo letto, col piumone tirato fino alla testa, da solo…

    com’è possibile, mi chiedo?

    il mio “mea culpa” non basta a placare il mio dolore, la mia rabbia…

    mi sento un pò più piccolo, pensando a cosa avrei potuto fare e dirgli, in tante occasioni… ed in tante altre…

    un altro Amico se ne è andato, ed io mi sento, un pò più solo, un pò più rassegnato…

    Addio, Amico mio

    Antonio

I commenti sono chiusi.