Confcommercio chiede al sindaco di garantire l'ordine pubblico in piazza Vittoria

37_bigLa Confcommercio interviene sugli ultimi fatti di piazza Vittoria che vi abbiamo raccontato in anteprima qui

 

I giardini di Piazza Vittoria, piccolo polmone verde della nostra città, sono da tempo costantemente occupati da barboni, alcolisti, e spacciatori che mangiano, dormono ed addirittura defecano e lasciano rifiuti di ogni genere per terra (scarti di cibo, bottiglie, vomito….).

I giardini sono presi d’assalto esclusivamente da questi individui che la società di oggi purtroppo, ha contribuito ad aumentare. Il problema, oltre che sociale, diventa di ordine pubblico ed igienico; Piazza della Vittoria è diventata infatti dimora appetibile per piccioni e ratti ( attratti dai rifiuti abbandonati ) e fa’ da sfondo, ormai da tempo, a numerosi litigi, tra questi frequentatori abituali e tutti i residenti ed operatori commerciali della zona.

Inoltre non possiamo non notare che, tale clima di pura anarchia, ha favorito il consumo e lo spaccio di droghe a partire dalle fasce più giovani, creando una realtà ben separata dalle attività presenti; ciò spesso rappresenta affrontare situazioni di evidente ostilità, potete immaginare i rischi che derivano da ogni iniziativa autonoma.

Ci rammarica constatare che, per quanto tolleranti, i residenti e gli operatori, siano stati per l’integrazione della comunità marocchina, albanese e rumena, senza escludere i ragazzi italiani (altrettanto incivili e maleducati), il loro spontaneo contributo non é valso a nulla! Anzi li ha ulteriormente isolati dal resto della città, pur essendo un centro nevralgico del commercio e del turismo. Il livello di guardia è stato superato! È giunto il momento di non lasciare che la situazioni degeneri in conflitti che potrebbero essere rischiosi per la nostra collettività.

E’ arrivato il momento di intervenire! E’ per questo che invitiamo il nuovo Sindaco, in quanto Autorità Locale di Pubblica Sicurezza, a prendere in considerazione seriamente ed immediatamente il problema, al fine di garantire la sicurezza e l’ordine pubblico, informandone le autorità competenti.