Grifoni: "Dopo 39 anni Spoleto si riprenda un posto in giunta regionale"

Giunta regionale
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Il consigliere di Prima Spoleto Sergio Grifoni, dopo l’ingresso di Giancarlo Cintioli in consiglio regionale, a seguito della scomparsa dell’assessore Franco Tomassoni, chiede alla città di individuare una personalità autorevole da proporre alla presidente Catiuscia Marina come componente di giunta. “Spoleto – dice Grifoni –  da 39 anni non è rappresentata nell’esecutivo regionale”

Ecco il comunicato

Giancarlo Cintioli ritorna in Consiglio Regionale. Una buona notizia questa per Spoleto che, almeno, potrà annoverare un proprio concittadino negli scranni della maggioranza che governa l’Umbria. Pero’ non basta! Spoleto, demograficamente quarta o quinta città della Regione, ha diritto ad essere rappresentata, non soltanto in Consiglio, ma in Giunta! Sono passati più di trentanove anni da quando Giancarlo Mercatelli fu chiamato a ricoprire il ruolo di Assessore Regionale alla Formazione Professionale. Non e’ possibile che una città come la nostra, non abbia un suo rappresentante laddove si manovrano i bottoni, quelli che contano, della gestione pubblica.

Con l’avvento delle Regioni nel 1970, gran parte delle competenze di gestione del territorio, soprattutto legislative, sono traslate dallo Stato a quest’ultime. Tutti, e dico tutti, i territori dell’Umbria negli ultimi decenni hanno potuto contare su un proprio referente diretto in seno all’esecutivo.

Spoleto, no! Dalla grande “abbuffata” iniziale con Pietro Conti e Mario Monterosso, alla inesistenza del recente passato e del presente. Con la scomparsa dell’Assessore Franco Tomassoni, tra l’altro persona competente e preparata, in Giunta Regionale si e’ creato un vuoto da colmare. Perchè non può essere di uno spoletino? Ovviamente la pressione maggiore la deve portare avanti il PD, che e’ partito di governo sia a Spoleto che in Regione.

Un compito che dovrebbe essere facilitato, vista la recente rielezione a segretario provinciale di Andrea Rossi. Se sentono di non avere la giusta autorevolezza per far transitare tale richiesta, chiedano a proprio sostegno il coinvolgimento delle altre forze politiche, sociali ed economiche della città. Ritengo che nessuno si tirerà indietro per una causa che interessa Spoleto nel suo insieme.

Da questo mio ragionamento nasce il pensiero sulle reali priorità che ha in questo momento la nostra città per poter uscire dal pantano in cui versa:

1) Esigere la nomina di un proprio Assessore Regionale;

2) Mettere intorno ad un tavolo le migliori intelligenze cittadine a prescindere dalle singole appartenenze, per progettare il futuro a breve, medio e lungo termine;

3) Individuare la persona che meglio può, coralmente, rappresentarle, ovvero il futuro Sindaco. S

e partiamo, come mi sembra stia purtroppo accadendo, dalla terza priorità, sarà una città destinata a seppellire le risorse del passato e vivacchiare per il resto del futuro.