Uomo alla sbarra per maltrattamenti su moglie e figlio

Si aprirà a giugno il processo a carico di un uomo trevano che nel corso degli anni ha maltrattato più e più volte la moglie e il figlio, abbandonandoli e lasciandoli senza sostegno economico per ben due volte.
Tutto è iniziato dopo qualche tempo che i due hanno avuto il figlio, dopo le prime difficoltà legate al lavoro che – si spiega nel quadro accusatorio- avrebbero fatto insorgere la rabbia dell’uomo anche per cose banali come una camicia non stirata o una pietanza non gradita.
Calci e minacce di morte non solo alla compagna ma anche al figlioletto che a soli 8 anni sarebbe stato rinchiuso in una stanza al buio per 8 ore per aver lasciato qualche giocattolo in giro. In un altro episodio sarebbe stato preso a calci e pugni fino a che la mamma e la zia non avrebbero trovato il modo di fermare l’ira dell’uomo. Poi, ancora, il bambino sarebbe stato costretto a vedere il padre prima tagliarsi con un coltello e poi infilarsi uno spadino nella pancia.
Le violenze si sarebbero protratte fino all’ottobre 2010, quando l’uomo è stato allontanato dalla casa di famiglia, fino all’aprile 2011, periodo di tempo durante il quale sarebbero iniziate anche le incessanti telefonate.
Il processo sarà a carico del giudice Laudenzi