Studenti spoletini alla volta di Roma

Anche quest’anno la Camera dei Deputati ha promosso un interessante progetto di formazione rivolto agli alunni degli ultimi due anni delle Scuole Superiori, avente lo scopo di far conoscere da vicino agli studenti la “cittadella parlamentare” come occasione per l’approfondimento dei meccanismi di partecipazione democratica e di conoscenza concreta dell’attività parlamentare.

A tale lodevole iniziativa può partecipare un ristretto numero di giovani che vengono perciò selezionati, in misura di una classe per ogni regione d’Italia, in ragione della bontà della proposta di legge da loro proposto alle commissioni esaminatrici; confermando l’ottima tradizione degli ultimi anni, che ha visto la sistematica affermazione degli studenti dell’ITCG “Giovanni Spagna” ogni qual volta si sono cimentati nella prova, anche quest’anno si è registrato il successo degli alunni delle classi V A IGEA, V C Mercurio e IV AC dell’Istituto di Istruzione Superiore Tecnico Professionale di Spoleto (che ora raccoglie appunto l’ITCG “Giovanni Spagna”, l’ITIS e l’IPSIA Spoleto) i quali hanno conquistato l’ambita partecipazione elaborando, con l’aiuto e la supervisione dei loro insegnanti di Diritto, Prof. Angelo Conti e Prof. Dominici Marilena, una proposta di revisione della Costituzione decisamente coraggiosa, ma quanto mai attuale, tendente all’abolizione del presente sistema bicamerale che verrebbe sostituito da un Parlamento monocamerale.

“In questo modo”, sostengono i piccoli legislatori pochi giorni prima di partire alla volta di Roma, dove il 12 e 13 marzo avranno modo di vivere questa suggestiva esperienza, “l’attività legislativa sarebbe più agile, non si potrebbero più insabbiare leggi importanti con un annoso “ping pong” legislativo e si risparmierebbero un bel po’ di soldi dei contribuenti, visto che il nuovo Parlamento monocamerale sarebbe composto da soli 400 membri.” Un’idea estremamente interessante che potrebbe anche essere raccolta in un imminente futuro proprio dal nuovo Parlamento della Repubblica.