Acqua contaminata: c'è chi fiuta l'affare e tenta di vendere i propri depuratori durante l'emergenza

Come saprete, l’emergenza della contaminazione dell’acqua sta continuando anche in queste ore e sta colpendo nuove zone.
Comunque, in questo clima abbastanza teso e in uno stato di rabbia generale dovuto alla gestione dell’emergenza in maniera non del tutto chiara e lineare (soprattutto a livello informativo), apprendiamo da più di una segnalazione di nostri lettori che una ditta (ma forse non soltanto una) e non della nostra regione (a proposito, come hanno fatto a sapere di questa situazione?) in questi giorni sta chiamando tutti i telefoni fissi delle zone colpite (quelle citate nell’ordinanza comunale) per cercare di vendere i propri depuratori – adottando, ci dicono, una “politica di comunicazione” non proprio soft ma, anzi, piuttosto “sgarbata”.
Al di là dei modi, comunque, e a prescindere che gli affari saranno pure affari (e che forse depurarsi l’acua a casa, a questo punto, è più affidabile che lasciarlo fare ad altri), è risaputo che nessuno dovrebbe fare acquisti in un clima di allarmismo e di esasperazione come quello che si sta diffondendo in queste ore. La scelta sull’acquisto è naturalmente vostra ma ci raccomandiamo di non cedere al panico, bensì di ponderare, persino in una situazione critica come può esser questa.

4 Responses

  1. In effetti mi ha chiamato il solito call center di turno,rappresentando una ditta di Terni e reclamizzando il depuratore in questione. A nulla è valso il fatto che il numero di casa mia fosse nell “registro pubblico delle oposizioni” ovvero nell’elenco speciale dei numeri da NON chiamare per il telemarketing. Che gli frega a loro, devono solo vendere, tanto chi li multa!!!

  2. In effetti mi ha chiamato il solito call center di turno,rappresentando una ditta di Terni e reclamizzando il depuratore in questione. A nulla è valso il fatto che il numero di casa mia fosse nell “registro pubblico delle oposizioni” ovvero nell’elenco speciale dei numeri da NON chiamare per il telemarketing. Che gli frega a loro, devono solo vendere, tanto chi li multa!!!

  3. Premetto che non ho un ritorno economico ne di alcun altro genere consigliando vivamente l’installazione di un impianto di depurazione, anche perchè dall’articolo non si evince di quale azienda si parli e comunque io non lavoro per alcuna azienda che produce o distribuisce tali impianto. Detto questo, ho avuto modo di appurare che l’acqua dei nostri rubinetti di certo non è la più “pulita”, a prescindere dal particolare evento di contaminazione. Tra calcare e metalli in concentrazioni che a lungo termine causano problemi renali, tra condutture vecchie e alcune addirittura in eternit, credo proprio che sia necessario munirsi di tali impianti. A casa lo abbiamo installato da oltre 2 mesi e non abbiamo avuto nessuno dei sintomi che molti hanno lamentanto e alcuni ancora lamentano. Precedentemente l’acqua la compravamo, ma quella in bottiglie di PET (plastica) oltre ad incidere in modo importarte sul budget familiare, non ci tutela dal bere un’ acqua “salutare”. Fate caso a quanti bancali di acqua rimangono sotto il sole, soprattutto d’estate e pensate a quante sostanze il contenitore in PET rilascia al liquido in esso contenuto. Considerate che il tempo di imbottigliamento è di 3 anni… La soluzione sarebbe tornare al vetro, ma la politica commerciale sembra puntare in altra direzione: maggior profitto a discapito di salute ed ambiente. Valutate, fatevi fare più di un preventivo e acquistate con serenità. Infine, cambiando decisamente argomento, vorrei salutare il SIC e dirgli che manca… TANTO.

  4. Premetto che non ho un ritorno economico ne di alcun altro genere consigliando vivamente l’installazione di un impianto di depurazione, anche perchè dall’articolo non si evince di quale azienda si parli e comunque io non lavoro per alcuna azienda che produce o distribuisce tali impianto. Detto questo, ho avuto modo di appurare che l’acqua dei nostri rubinetti di certo non è la più “pulita”, a prescindere dal particolare evento di contaminazione. Tra calcare e metalli in concentrazioni che a lungo termine causano problemi renali, tra condutture vecchie e alcune addirittura in eternit, credo proprio che sia necessario munirsi di tali impianti. A casa lo abbiamo installato da oltre 2 mesi e non abbiamo avuto nessuno dei sintomi che molti hanno lamentanto e alcuni ancora lamentano. Precedentemente l’acqua la compravamo, ma quella in bottiglie di PET (plastica) oltre ad incidere in modo importarte sul budget familiare, non ci tutela dal bere un’ acqua “salutare”. Fate caso a quanti bancali di acqua rimangono sotto il sole, soprattutto d’estate e pensate a quante sostanze il contenitore in PET rilascia al liquido in esso contenuto. Considerate che il tempo di imbottigliamento è di 3 anni… La soluzione sarebbe tornare al vetro, ma la politica commerciale sembra puntare in altra direzione: maggior profitto a discapito di salute ed ambiente. Valutate, fatevi fare più di un preventivo e acquistate con serenità. Infine, cambiando decisamente argomento, vorrei salutare il SIC e dirgli che manca… TANTO.

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