Summit tra sindacati e proprietari della Ims-Isotta: i punti nodali

L’incontro svoltosi nei giorni scorsi tra i proprietari della Ims- Isotta Fraschini di Spoleto e i sindacati non ha per nulla tranquillizzato questi ultimi che nel lunedì pomeriggio passato hanno convocato un’assemblea con i circa 300 lavoratori dello stabilimento per informarli di quanto detto.
Quello che si sa dà al futuro una forma per niente stabile: si è chiarito che dopo la richiesta di concordato di ristrutturazione del debito, l’azienda può presentare un nuovobusiness plan (entro un periodo variabile che va dai 60 a i 120 giorni) che dovrà essere vagliato dall’autorità giudiziaria.
Inoltre, l’azienda ha chiarito nei particolari le due differenti situazioni dei compartimenti di ghisa e di alluminio: nel primo caso le commesse sempre più risicate non permettono di intravedere un futuro stabile dal punto di vista finanziario; nel caso dell’alluminio, invece, l’azienda ha affermato (durante la riunione a Bologna) di aver sottoscritto una lettera d’intenti con un gruppo francese, anche se ancora sono solo parole che forse diventeranno fatti nelle settimane a venire. I sindacati, da parte loro, spingono per un processo trasparente che sia, arrivati a questo punto, anche il più rapido possibile.