Chocobond, fu l'ultima intuizione di D'Atanasio prima delle "grandi"scelte.

Un presidente d’emergenza fu definito all’inizio, un modo per presentare chi dovrebbe traghettare in acque più tranquille una nave in difficoltà. Eppure in una situazione d’emergenza come quella in cui versava la Bps di un anno fa, Nazareno D’Atanasio, il presidente traghettatore, si inventò il Chocobond, un titolo legato alla popolarità di EuroChocolate, che fruttò 80 milioni di euro, sfruttando un binomio che era stato il marchio di fabbrica della vecchia Bps di Antonini, ovvero territorialità e qualità. Poi la illuminata Direzione generale della Bps, ha scelto altre strade : taglio alla cultura e alla comunicazione locale , per investire ad ampio raggio sul territorio nazionale. Sprovincializziamo la Banca , sarà stato sicuramente il motto di chi mal sopportava  probabilmente che la Bps, fosse la Banca degli umbri e degli spoletini. Un testimonial come Marco Materazzi , odiato dai ternani, come giocatore del Perugia,  quanto da juventini e milanisti , ha fruttato 130 milioni di euro, poco più del provinciale e territoriale Chocobond di D’atanasio, come a voler dimostrare che i talenti di casa nostra forse non sono poi così da prendere sottogamba, come a voler dimostrare che la strada tracciata da quell’Antonini che aveva raddoppiato gli sportelli e gli impiegati in pochi anni, poteva anche essere ancora seguita, lasciando perdere un’idea nazionale di una Bps, sempre meno amata dagli spoletini.

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