Prostitute (quasi) a domicilio

Un night con annesso locale per gli incontri “a luci rosse”, un catalogo di costi e prestazioni e un servizio “navetta” per portare le squillo da casa al posto di lavoro, ovvero da Terni e Rieti.

Era un’organizzazione piccola ma ben collaudata quella scoperta e smantellata dai carabinieri del Reparto operativo di Rieti impegnati nell’operazione “Express Escort”: a finire in manette (ai domiciliari) con le accuse di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione in concorso sono stati Luciano O., soprannominato “zio”, 58 anni, di Rieti; Juana R.A., detta “Luana”, originaria della Repubblica dominicana, residente a Terni; Cesare L., 47 anni, di Rieti, noto come “il cinese”. Le indagini sono scattate nel gennaio 2011, quando lo “zio” aveva inaugurato un night chiamato “La Rosa Blu” a San Giovanni Reatino, che secondo quanto accertato dai carabinieri faceva da copertura a un giro di prostituzione che vedeva coinvolte una ventina di escort russe, romene, domenicane e venezuelane, tutte residenti a Terni.