Noi fummo insultati, adesso se ne accorgono tutti !

Il tempo è galantuomo, si dice…e la verità ,o , in questo caso  la logicità delle cose,  prima o poi viene a galla.  Un anno e mezzo  fa all’incirca , in occasione di uno dei tanti proclami del Consigliere di ginnastica Settimi, sulle destinazioni del costruendo Palatenda, noi , Associazione sportiva Il Movimento, ci permettemmo di ricordare che quella struttura era nata come palestra d’appoggio per le società come la nostra che non hanno una sede idonea per svolgere la propria attività ordinaria. Ci permettemmo di ricordare che l’allora assessore allo sport Stella , ci chiamò per tranquillizzarci sulla costruzione di una tensostruttura nella quale sarebbero potuti convivere  allenamenti di società, come la ginnastica artistica, la box , la scherma, che hanno bisogno di strutture non removibili, quindi di uno spazio  esclusivo e non polisportivo.   Ci permettemmo di dire con molta franchezza, che questa città economicamente, non ha le risorse per sostenere uno sport da serie A e che quindi era meglio aiutare le società a svolgere l’attività ordinaria , piuttosto che creare strutture per eventi megagalattici, o le sporadiche performance da Serie A di qualcuno  ( di lì a poco la Maran calcio a 5 infatti si sciolse) . Ci permettemmo di ricordare che quello non era uno spazio idoneo per costritire un polo in cui far confluire l’organizzazione di eventi interregionali o internazionali, perchè inserito a forza in un quartiere, senza parcheggi adeguati ed aree attrezzate. Ci permettemmo di ricordare che organizzata la tensostruttura in palestre per allenamenti , come era la sua destinazione d’origine,  la strada sarebbe stata quella di ampliare il Palarota.

Beh, fummo insultati da chi sosteneva che noi non dovevamo permetterci di impicciarci di certe cose, che il Palatenda doveva essere attrezzato per mile posti e consentire i grandi eventi. Ci furono fatti degli attacchi personali e privati persino da un sedicente giornalista sportivo da quattro soldi  che incitava i nostri ginnasti a cambiare società.

Eccolo qui l’uovo di Colombo.  Ora l’assessore Cintioli , le forze d’opposizione per bocca del consigliere Militoni se escono con le stesse osservazioni che facemmo noi. Perchè la logica a volte viene sacrificata per i propri interessi, ma la logica a volte si prende la sua rivincita.

Per far diventare il Palatenda un aborto come  asseriva qualcuno e sottrarlo a chi veramente ne aveva bisogno  c’è Mastercard, per far scrivere quello che uno vuole a qualche giornalista morto di fame  , anche lì c’è Mastercard, per non fare quello che è logico, forse anche lì c’è Mastercard, ma la soddisfazione di vedere che  avevamo ragione noi …questo non ha prezzo.

Francesco Ragni, presidente del Movimento