Ospedale: Chi ha ragione la Marini o Grifoni ?

La presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini , ha rassicurato tutta la cittadinanza circa il futuro dell’ospedale spoletino.”Nella programmazione regionale non c’è un atto volto a modificare il ruolo e la funzione dell’ospedale di Spoleto, che resta a pieno titolo nella rete regionale di urgenza-emergenza.  Non c’è nulla che possa far parlare di depauperamento. Come dimostrato anche dagli interventi che mi hanno preceduto del direttore regionale della sanità e del direttore generale della Asl3 che hanno presentato dati certi sulla mole di investimenti e sul potenziamento dell’organico dell’ospedale realizzati negli ultimi tre anni. Ieri su 32 esigenze, di cui 21 richieste di primariato, la Giunta Regionale ne ha autorizzate 7, di cui 6 per turnover e una soltanto come nuova posizione dirigenziale. Ebbene, la più recente sul tavolo della Giunta era quella di Spoleto, dove formalmente il primario di ostetricia è in pensione dal primo febbraio”.

Queste le parole della Presidente della Regione Umbria . “Non solo” ha aggiunto la Marini “la linea di programmazione che stiamo seguendo a livello regionale è quella di specializzare le funzioni di tutti gli ospedali esistenti per creare un sistema capace di innalzare il livello di qualità della risposta sanitaria complessiva”. Parlando in particolare della questione dei punti-nascita, per la quale il governo ha emanato precise direttive, la Marini ha detto che “Spoleto non solo non corre rischi ma può diventare uno dei nodi sui quali riorganizzare la rete regionale dei punti nascita. Credo” ha concluso “ che il documento che abbiamo discusso sia molto importante perché affronta il tema della programmazione su quei servizi che saranno sempre di più il futuro, perché riguardano i bisogni emergenti della popolazione nel campo dell’oncologia, delle malattie cardio-vascolari, della riabilitazione, delle RSA e delle residenze protette”.

Soddisfazione ha espresso il Sindaco Daniele Benedetti: “È chiaro che le paure su un depotenziamento del nostro nosocomio sono infondate. L’ospedale di Spoleto non solo manterrà i suoi servizi attuali e la sua piena operatività dell’emergenza-urgenza ma le sue eccellenze e le sue peculiarità verranno consolidate e sviluppate per qualificare l’offerta sanitaria del territorio e quindi servire i cittadini di una vasta area. È un dato di fatto che in pochissimo tempo sono state individuate le soluzioni più adatte per sostituire i tre primari andati in pensione nei reparti di radiologia, ortopedia e ostetricia. Con la decisione adottata ieri dalla Giunta regionale si chiude anche il dibattito cittadino che in questi mesi si è sviluppato sull’emergenza del nostro punto-nascita”.

“Ribadisco che non solo il nostro ospedale” ha aggiunto Benedetti “gode di ottima salute ma per la prima volta, dopo che se ne parlava da diversi anni, siamo riusciti a concretizzare un importante obiettivo: quello di sederci insieme intorno ad un tavolo, rappresentanti della politica e dirigenti della ASL, per parlare delle prospettive dei servizi socio-sanitari-territoriali. Lo scopo era quello di condividere un’idea chiara e strategica dello sviluppo dei servizi nei due territori di Spoleto e Foligno, per elaborare un programma che producesse una integrazione effettiva delle eccellenze sanitarie, senza sovrapposizioni e conservando ognuno le proprie le potenzialità. Il tutto con uno sguardo attento all’organizzazione e all’offerta dei servizi socio-sanitari- territoriali soprattutto in questo particolare momento di crisi socio-economica.”

Ma mentre Catiuscia Marini rassicura, dopo Grifoni , anche Traccheggiani semina terrore sulle sorti dell’ospedale. Per i cittadini questo non è sicuramente positivo. A chi credere ? A chi , dall’alto della sua posizione politica  sciorina cifre ed interventi tranquillizzanti , o a chi, forse per il ruolo di oppositori, confuta il possibile ottimismo ? Anche la tortuosa vicenda del dott. Enrico , che ha visto un epilogo finito su tutti i mezzi d’informazione e le recenti vicende di Sanitopoli, disorientano l’opinione pubblica. Il nostro desiderio è quello di vederci chiaro e di capire una volta per tutte , se dobbiamo preoccuparci o no.