E allora chiamiamolo : "PONTE DELLA FELICITA' "

Il Ponte della Felicità

In città le voci si sprecano, tutti mormorano e molto spesso inultilmente.

Sembra che la nostra definizione di Ponte “della Morte” o “dei Suicidi” abbia scatenato un certa polemica, non solo a Spoleto, ma la notizia sta rimbalzando, complice anche facebook, a Terni, a Foligno e a Perugia.

Al fine di eliminare inutili polemiche, ribattezziamo oggi il “Ponte della Morte o dei Suicidi” in “Ponte della Felicità”.

Purtroppo, il “Ponte della Felicità” non esiste, è solo una mera illusione della nostra mente, intenta a cancellare le colpe che noi tutti abbiamo.

Il “Ponte delle Torri” deve essere o chiuso, come per molti secoli nel Medioevo, o messo in sicurezza, e certamente non abbattutto: vanno solo abbattuti quei veli sia di ipocrisia sia di indifferenza  che contraddistinguono la nostra società post-moderna.

Sembra chiaro che gsti insani possono essere compiuti anche al di fuori del Ponte, ma le istituzioni devono dare un segno chiaro e distinto che sul Ponte queste cose non si possono più fare. Diversamente, la non-curanza delle istituzioni potrebbe divenire il segno della liceità del suicidio.

Simone Fagioli