La corte dei conti starebbe indagando su un danno erariale di circa 45 milioni di euro contestato a Umbria Mobilità.
Stando a quanto riportato da Il Messaggero per il reato contestato, sarebbero indagati 44 dirigenti, tecnici ed amministratori e la stessa governatrice Catiuscia Marini. Le ultime due giunte Marini sarebbero quindi finite sotto la lente di ingrandimento della Procura e delle Corte dei conti, per la cattiva gestione di risolse pubbliche e per il continuo tentativo di salvare le case di Umbria Mobilità.
Ad ognuno degli indagati, oltre a l’invito a dedurre, è stato chiesto il risarcimento di 1 milione di euro per coprire il buco ipotizzato.
Denaro pubblico che sarebbe servito per tappare le falle dell’azienda, piuttosto che creare prospettive future.
Per la Regione Umbria, questa inchiesta è l’occasione per fare chiarezza su chi ha contribuito a ridurre il trasporto pubblico regionale in una situazione di grande difficoltà finanziaria.