Dopo l’incontro con la presidente di Regione c’è chi non ci vede chiaro

Pubblichiamo la note del consigliere Grifoni dopo l’incontro con la Presidente della Regione Proietti.

A seguito del recente incontro in Comune con la presidente della Regione, Stefania Proietti, ho letto alcuni commenti entusiastici che, sinceramente, non riesco a comprendere quali fondamenti abbiano, visto che, tirando le somme finali, di fumo ce n’è stato tanto, di arrosto ben poco. Alla presidente va riconosciuto comunque il merito della disponibilità al confronto, il che, di questi tempi, non è poco.  Però non basta, soprattutto se rimane poi tutto nel nebuloso. Eravamo stati convocati per apprendere in anteprima alcuni contenuti del nuovo Piano Sanitario Regionale che interessano il nostro territorio: abbiamo solo saputo che verrà presentato entro dicembre. Punto. In molti avevano chiesto di abolire la delibera di costituzione del progetto del Terzo Polo: è stato risposto che lo stesso è superato dal richiamato Piano Sanitario. 

Attenzione: superato e non abolito. Il nuovo Direttore Generale ci ha comunicato alcune novità che dovrebbero farci saltare in aria per la felicità. La prima è il potenziamento della chirurgia robotica programmata, da far diventare punto di riferimento territoriale, con relativa scuola di formazione. Ebbene, questo è già previsto dal progetto del Terzo Polo. La seconda è la specialistica da dare all’urologia nel comparto dell’oncologia, per consentire così il lavoro h. 12 del robot Da Vinci.

Ebbene, è riduttivo rispetto all’attuale, dove si era arrivati a parlare di Urologia a Spoleto come Struttura Complessa e non solo oncologica. La terza è la previsione di otto posti letto per la cardiologia riabilitativa. Ebbene, il progetto Terzo Polo ne prevedeva dieci a regime. Non solo, affermando il concetto della cardiologia riabilitativa, significa dare per scontato il fatto che non tornerà l’UTIC. Poi c’è l’annosa querelle sul Punto Nascite, dove la Presidente ha garantito che riformulerà in maniera più esaustiva la richiesta per ottenere la deroga dal Ministero, dichiarando anche che, qualora dovesse essere nuovamente respinta, non esiste un piano B e dobbiamo metterci il cuore in pace per sempre. Allora mi chiedo: dove stanno le grandi novità che dovrebbero farci dormire sonni tranquilli? Nel mio breve intervento, oltre a quanto su riportato, ho cercato di far comprendere che il progetto del Terzo Polo è nato perché il San Matteo per anni raddoppiati è stato spogliato dei suoi servizi a favore di Foligno e gli spoletini hanno voluto che si mettesse nero su bianco una volta per tutte. Non dimentichiamolo questo!!!

C’è anche da dire che da soli gli ospedali di Foligno e di Spoleto non potranno in futuro sussistere, visto che soltanto uniti potranno rispettare i parametri previsti dal DM n. 70, che prevede il mantenimento dei servizi sanitari solo se esiste un bacino di 150.000 potenziali pazienti. Questo non lo dico solo io, ma lo hanno asserito negli anni scorsi anche le apposite Commissioni di esperti, costituite ad hoc, dove erano presenti autorevoli personaggi spoletini.

Tutto ciò lo sanno anche la presidente Proietti e i suoi collaboratori. Inutile nascondersi momentaneamente dietro il dito delle vane promesse che non potranno essere mantenute. Può andar bene per la campagna elettorale, ma poi i nodi vengono al pettine! Il rischio reale che corriamo è quello che, focalizzando l’attenzione solo o principalmente sul Punto Nascite, se a dicembre dovesse essere nuovamente bocciato, saremmo costretti a prendere o lasciare ciò che si sarà proposto. Hai voglia tu a protestare. Cosa fare allora? E’ un appello che faccio alla componente politica e sanitaria, ma anche ai Comitati che stanno sostenendo la problematica. Accantoniamo per un attimo il problema del Punto Nascite, perché, nel bene o nel male, non dipende, ne da noi, nè dalla Proietti.

Mettiamoci finalmente intorno ad un tavolo per suddividere meglio i servizi importanti fra Spoleto e Foligno, in modo che venga ristabilita la pari dignità. Ricordo che sono ben tre anni che esiste il Terzo Polo ma il Sindaco, o chi per lui, non ha voluto mai, e dico mai, approfondire il tutto nelle sedi opportune, nonostante la disponibilità della Regione. Visto che la maggioranza è cambiata: fatelo adesso. Non aspettiamo le direttive del Piano Sanitario o del successivo PAL, perché potrebbe essere troppo tardi. Solo se preveniamo possiamo ottenere qualcosa; a giochi fatti tutto diventa difficile se non impossibile. L’esperienza insegna! Non vorrei che un domani, insieme al fumo, sparisse ancora una volta l’arrosto.

 

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