Riceviamo e pubblichiamo lo sfogo di una lettrice che contesta l’ incoerenza che rileva nella nostra città tra chi vorrebbe una città viva ed animata e chi invece si lamenta del rumore e del frastuono provocato dalla cosiddetta “Movida”. Eccolo:
“E’ un fatto tipicamente spoletino quello di volere la botte piena e la moglie ubriaca. Ci si lamenta in continuazione che Spoleto ormai è una città morta, che la sera, ma anche il pomeriggio non gira un cane ecc..ecc.. e poi allo stesso modo si sentono lamentele che i locali del centro suonano la musica troppo alta, che ci sono schiamazzi, che i ragazzi fanno casino ecc..ecc.. Insomma cosa dobbiamo fare? La città se non la animano i giovani , magari coi loro modi e abitudini rivedibili chi la anima? Quattro eventi all’anno escluso il festival che richiamano turisti coi panini portati da casa che dopo aver visto il Duomo e non averci trovato il Comando dei Carabinieri di Don Matteo non vedono l’ora di tornarsene a casa? Bisogna capire che se non vogliamo ” una città per vecchi” dobbiamo avere un pò di flessibilità e magari sopportare qualche decibel in più di musica e un pò di vociare senza ovviamente scadere in atti vandalici o risse.”