Ospedale Spoleto, maggioranza respinge ipotesi ricorso al Tar

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Riceviamo e pubblichiamo la nota della maggioranza PD, Civici X, M5S, Ora Spoleto ed Eleggi Spoleto

Un ricorso al Tar, per chiedere il ripristino del punto nascita al San Matteo degli Infermi, concertato e sottoscritto da tutti i sindaci del territorio Spoleto- Valle Spoletana-Valnerina potrebbe ottenere l’auspicato successo. È quanto emerso da lunghe analisi ed attenti confronti tenuti
anche con avvocati del settore e docenti dell’Università di Perugia.
Mancando questo presupposto e avendo la necessità di aprire con chiarezza alla politica che guarda alla Salute delle persone come un investimento per il futuro, la programmazione del nostro ospedale nell’ambito del nuovo distretto assume una valenza fondamentale. Il confronto politico con la Presidente della Regione Avv Donatella Tesei e dell’Assessore alla Sanità Luca Coletto nel Consiglio Comunale di Spoleto, alla presenza di tutti i sindaci dei territori dell’istituendo Distretto di Foligno-Spoleto e Valnerina sarà un momento di confronto e assunzione di responsabilità nei confronti del progetto sanitario di tutto questo territorio che, deluso dal piano sanitario regionale, chiede a gran voce una rete di servizi adeguata ad un bacino d’utenza che supera i 200mila abitanti, gran parte dei quali dislocati in aree montane o rurali a bassa densità di popolazione (parliamo di un comune come Spoleto che con 354 kmq è il 28 comune in italia in termini di superficie!) e da una popolazione turistica che in molti periodi dell’anno supera la popolazione residente. Proprio un investimento per un’economia turistica dove le persone prima di muoversi si documentano rispetto al rischio salute.
Un dato politico, quindi, di grande valore è aver proposto e costruito un consiglio comunale aperto dove si potranno esprime le idee per migliorare la qualità dei servizi per le cittadine ed i cittadini del nostro territorio.
Il nostro ospedale può e deve assumere un ruolo strategico, e per tale motivo necessità della serietà e della programmazione di servizi che rappresentino per tutto il territorio un ruolo socio-sanitario primario, senza che il sistema gravi sull’insicurezza dei cittadini per la loro salute o per la salute dei suoi cari e dei propri figli.

Le azioni legali spesso sconfiggono la politica e proprio gli avvocati hanno suggerito di intraprendere azioni politiche che conducano alla ristrutturazione dell’ospedale di Spoleto, operando sia sul punto nascita e pediatria, sia cardiologia, sia sulla medicina d’urgenza sia su tutti i restanti servizi indispensabili per una struttura come la nostra e con il numero e la tipologia di utenza che ne afferisce.

Auspichiamo un confronto aperto e serio che comporti una risposta celere ed efficace per il nostro ospedale.