Spoleto Festival dei Due Mondi, le mostre di Spoleto65

Per tutto il periodo del Festival, la kermesse proponeè una serie di mostre che spaziano da arte contemporanea, fotografie e video installazioni, fino alle esposizioni di costumi storici, bozzetti, fotografie e filmati che rendono omaggio alla memoria del fondatore del Festival.

Sulle tracce di Gian Carlo Menotti è un percorso narrativo che si inserisce nel più ampio progetto di recupero e valorizzazione del patrimonio che la Fondazione porta avanti dallo scorso anno con profondo interesse.
Il secondo capitolo della mostra Frammenti di un percorso teatrale, inaugurata lo scorso anno a Palazzo Collicola, è un omaggio a Menotti in palcoscenico. Il nuovo allestimento – sempre a cura di Piero Maccarinelli – prosegue attraverso la valorizzazione del lavoro di maestranze, sarte, scenografi e fotografi, e si arricchisce di abiti, manifesti, materiale d’attrezzeria e foto delle produzioni del Festival che hanno visto Gian Carlo Menotti anche in veste di regista. Tra queste Nozze di Figaro del 1990, Carmen e L’amore delle tre melarance del 1962, Arianna a Nasso del 1984 e Il Naso del 1995.
Il percorso espositivo prosegue in Via Saffi, nel palazzo ex Monte di Pietà, con Gli anni Menotti 1958-1998, uno sguardo nell’universo personale del Maestro, i suoi amici, i suoi artisti, le sue intuizioni. Foto inedite, filmati e bozzetti raccontano l’atmosfera del Festival di quegli anni. L’esposizione completa dei costumi e dei bozzetti originali dell’Ascesa e rovina della città di Mahagonny del 1972 – disegnati dalla costumista Gabriella Pescucci, Premio Oscar per L’età dell’innocenza del 1994 – e dei costumi dell’Italiana in Algeri del 1969 testimoniano ampiamente la ricchezza delle produzioni menottiane. Grazie alla collaborazione con l’Istituto Luce, inoltre, l’esposizione prevede 40 fotografie che raccontano la mondanità e l’internazionalità degli “anni Menotti”.
Ultima tappa di questo percorso è il Centro di documentazione del Festival di Casa Menotti, nato dalla Fondazione Monini e in collaborazione poi con la Fondazione Festival dei Due Mondi e il Comune di Spoleto. Grazie a un allestimento multimediale e interattivo che permette, fra l’altro, di visionare scenografie teatrali rivisitate in chiave high tech, programmi, cataloghi, filmati storici e proiezioni di opere e spettacoli, sarà come fare un vero e proprio salto nel passato alla scoperta di quella manifestazione chiamata Festival dei Due Mondi che Gian Carlo Menotti ha ideato, fondato e reso famosa nel mondo.
 
Le donne dell’Africa sub-sahariana, raccontate attraverso le immagini di Patrizia Bonanzinga, sono protagoniste dell’esposizione The Spring of African Women, in programma presso il chiostro di San Nicolò. Mostrando, attraverso posture e sguardi, identità comuni e individualità con cui consapevolmente gioca avvicinandosi con empatia e rispetto, la fotografia di Bonanzinga restituisce un archetipo femminile che si fa colonna, cariatide, sostegno del mondo. La mostra, curata da Manuela Fugenzi, comprende 12 fotografie di grande formato e una video installazione realizzata da Davide Giorni.
 
La Fondazione Carla Fendi presenta ARTIFICIAL ARTECHNOLOGY, un progetto che esplora Arte e Scienza, binomio già nell’interesse della Fondazione da alcune stagioni: sulla facciata del Teatro Caio Melisso Spazio Carla Fendi l’ingrandimento di Frammento fatica n.26 dell’artista Daniele Puppi, mentre nell’ex chiesa della Manna d’Oro l’installazione site specific in realtà aumentata Reality? di Gabriele Gianni.
 
Sono diverse le esposizioni promosse dal museo d’arte moderna Palazzo Collicola in occasione di Spoleto65: dalla mostra Pagine di luce intitolata a Fabrizio Plessi, fra i maggiori esponenti della video art, a cura di Marco Tonelli, a Euforia Carogna, a cura di Flavia Mastrella e Marco Tonelli, che celebra la carriera della coppia artistica più dissacrante del panorama teatrale italiano Antonio Rezza e Flavia Mastrella; dalla mostra EMLibrary, un progetto di Studio Eliseo Mattiacci a cura di Riccardo Tonti Bandini che illustra, anche in formato digital attraverso il canale Instagram di Palazzo Collicola, l’archivio e le ispirazioni dello scultore Eliseo Mattiacci, a Uno sguardo italiano, una vera e propria mostra nella mostra grazie al comodato a lungo termine della importante Collezione Attolico, con opere pittoriche che vanno a completare idealmente il percorso della Galleria d’Arte Moderna “G. Carandente” di Palazzo Collicola.
 
Le fotografie e i video che raccontano il backstage e gli allestimenti del progetto di Teatro-Carcere #SIneNOmine – sviluppato in dieci anni di attività artistica con spettacoli inseriti nei cartelloni del Festival dei Due Mondi e di altri teatri italiani – sono visibili presso i percorsi della mobilità alternativa di Spoleto grazie alla mostra Je est un autre curata da Giorgio Flamini con il sostegno di Rai per il Sociale (progetto La cultura rompe le sbarre a cura della Direzione Rai per il Sociale) e il patrocinio del Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà.
 
Inaugurano oggi 25 giugno alle ore 17.00, infine, le Mostre del CONI presso il Palazzo Comunale: la mostra sulle Fiaccole Olimpiche – in questa edizione arricchita da quella di Tokio – e il “Museo del Tempo” che offre ai visitatori la possibilità di viaggiare nel tempo del cronometraggio sportivo dal “filo di lana” di Berruti al fotofinish del record di Tortu. Apparecchiature che hanno immortalato record e vittorie dei grandi campioni dello Sport italiano e non solo.
 
Le mostre Frammenti di un percorso teatrale, Gli anni Menotti 1958-1998, The Spring of African Women, Reality?, Je est un autre e le Mostre del CONI sono a ingresso gratuito. Per informazioni sulle modalità di accesso consultare il sito www.festivaldispoleto.com.

© Fondazione Festival dei Due Mondi | foto di Andrea Veroni